Jaguar

Nata nel 1922 con il nome di Swallow Sidecar Company, nel 1931 il costruttore passa dalla produzione motociclistica a quella automobilistica con l’entrata in commercio della SS1 Jaguar. Nel 1945, dopo il periodo, la produzione riprese utilizzando il solo marchio Jaguar. Il cambio di nome si rese doveroso poiché, al termine della Seconda guerra mondiale, la sigla "SS" era associata alle Schutzstaffeln naziste.

Il primo modello a fregiarsi del marchio Jaguar fu, nel 1945, la Mark IV con motori a 4 o 6 cilindri da 1,5, 2,5 e 3,5 litri, mentre nel 1961 la Casa inglese realizzò una delle vetture più eleganti mai prodotte al mondo, la E-Type.

La metà degli anni 60 ha segnato una fase di declino della Jaguar, mentre al termine degli anni Sessanta la Casa inglese decise di sfidare marchi concorrenti nel settore lusso come Mercedes-Benz e BMW con la elegante berlina XJ.

Gli anni 80 hanno visto un rilancio del marchio Jaguar nel mondo delle competizioni grazie alle collaborazioni con il Tom Walkinshaw Racing e il Group 44 di Bob Tullius. La Casa inglese colse le vittorie nel Campionato europeo turismo 1984 con la XJ-S, nel mondiale endurance 1987 e 1988, ma soprattutto riuscì ad imporsi alla 24 Ore di Le Mans 1988 a distanza di 31 anni dagli storici successi della Ecurie Ecosse e della D-Type). Sempre nel 1988 arrivò poi la vittoria alla 24 ore di Daytona.

Nel 1989 la Jaguar è stata acquistata dalla Ford, ma la nuova sinergia non ha portato a modelli di successo. Vetture quali la X-Type, derivata dalla meno nobile Mondeo, non fu particolarmente gradita dalla clientela del marchio inglese, mentre nel 2008 la Jaguar ha trovato nuova linfa con la nuova proprietà Tata.

Sotto la gestione del Gruppo indiano, e grazie alla matita di Ian Callum, sono stati realizzati capolavori quali la XE, la XF, la XJ, la sportiva F-Type e per la prima volta anche dei SUV come la E-Pace, la F-Pace e l'elettrica I-Pace.

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