Maserati
Nome glorioso nell'universo delle vetture sportive, la Maserati fu fondata a Bologna nel 1914 ma nel 1937 l'azienda venne ceduta ad Adolfo Orsi e fu trasferita a Modena in quella che rimane ancora oggi la sua sede in viale Ciro Menotti.
La storia della Maserati è legata ai successi sportivi. Tra i tanti la conquista del quinto titolo piloti in Formula 1 da parte di Juan Manuel Fangio nel 1957.
Travagliata la gestione societaria. Nel 1968 Adolfo Orsi vendette l'azienda alla Citroën, ma la gestione francese non fu felice e nel 1973 la Maserati viene posta in liquidazione. A salvare l’azienda dalla bancarotta arrivò Alejandro De Tomaso, ma la gestione argentina non portò risultati memorabili e nel 1993 De Tomaso cedette la Maserati alla Fiat.
La Casa torinese, nel 1997, vendette la Maserati alla Ferrari per poi tornare proprietaria del marchio nel 2005.
Tornata in “mani” italiane, la Maserati ha vissuto una nuova rinascita grazie a modelli particolarmente indovinati che hanno regalato al pubblico vetture sportive ed eleganti.
La prima auto del nuovo corso dell’azienda emiliana è la 3200 GT, coupé disegnata dalla sapiente matita di Giugiaro e prodotta dal 1998 al 2001 per poi essere sostituita dalla Coupé. Quest’ultima si differenziava principalmente per il disegno dei fanali posteriori non più a boomerang ma squadrati. Questa scelta si rese necessaria per ottenere l’omologazione nel mercato americano.
La produzione attuale vede una gamma molto articolata. La GranTurismo e la GranCabrio hanno colpito per uno stile decisamente attraente fatto di linee seducenti e senza tempo, mentre la Ghibli e la Quattroporte hanno consentito alla Maserati di tornare nel settore delle berline di lusso grazie all’uso di nomi storici per la Casa.
La novità assoluta per il costruttore emiliano è stata la Levante, primo SUV Maserati dotato sia di motori benzina che diesel.