MINI
Il nome Mini è diventato iconico nel panorama automobilistico perché indica la vettura creata dal geniale Alec Issigonis nel 1959. Questa era caratterizzata dalla disposizione anteriore-trasversale del motore, dalla trazione anteriore, dalle sospensioni a ruote indipendenti e da una lunghezza di soli 303 centimetri. Per non rubare spazio all'abitacolo le ruote erano da 10 pollici.
Il successo commerciale fu immediato e la vettura riuscì ad imporsi anche in ambito sportivo sbaragliando la concorrenza al Rally di Monte Carlo del 1964, 1965 e 1967.
Nel 2001 la Mini è tornata sul mercato in chiave moderna grazie all'acquisizione del marchio inglese da parte di BMW. Le dimensioni, ovviamente, sono cresciute notevolmente rispetto al modello originario, ma il look vintage ha subito colpito tutti i nostalgici degli anni 60 facendola diventare un oggetto di culto.
Oltre alla versione One, dotata di motore da 90 CV, era disponibile anche la versione Cooper, decisamente più pepata, e la Cooper S. La prima generazione è stata offerta anche in versione cabrio e, nonostante l’assenza del tetto, il fascino della linea è rimasto immutato.
La seconda generazione è stata prodotta dal 2007 sino al 2015, mentre la terza generazione, cresciuta ulteriormente nelle dimensioni, è attualmente in produzione.
Il nuovo corso Mini ha visto l’ingresso nel listino di numerose varianti. Oltre alla versione 3 porte, che mantiene inalterato il fascino dell’antenata del ’69, sono oggi presenti la Mini 5 porte, dedicata a chi vuole una maggiore facilità di accesso ai posti posteriori, la Mini Clubman, versione station “stilosa”, la Mini Cabrio ed il piccolo crossover Mini Countryman.
La Mini è pronta ad affrontare le sfide del futuro con la versione SE, dotata di motore elettrico in grado di offrire i 184 CV di potenza, una la velocità massima di 160 orari ed una autonomia, grazie alle batterie agli ioni di litio, di 270 chilometri.