Sono stati mesi complicati quelli di marzo ed aprile. Le misure restrittive imposte dal Governo hanno costretto milioni di italiani a stare chiusi in casa e tenere l’auto ferma per diverse settimane. Oggi, però, con l’avvio della Fase 2 queste restrizioni sono state leggermente allentate ed oltre 4 milioni di persone hanno avuto la possibilità di tornare a lavoro utilizzando la propria auto.
Molti, pur di non utilizzare i mezzi pubblici per paura di contagio, hanno preferito recarsi a lavoro alla guida del proprio veicolo, ma dopo due mesi di stop forzato è buona prassi procedere ad alcuni controlli di base che possano garantire un corretto funzionamento del mezzo.
Batteria: cosa fare se è scarica
Uno degli inconvenienti che ha colpito migliaia di automobilisti durante questi due mesi di restrizioni con l’auto ferma è stato quello di trovarsi con la batteria scarica.
Spesso non ci si fa caso, ma le nostre vetture sono dei veri e propri concentrati di tecnologia e la batteria è chiamata ad un lavoro impegnativo per riuscire a garantire il corretto funzionamento di tutti i dispositivi.
Dopo questo lungo periodo di limitazione degli spostamenti molti automobilisti non hanno dedicato le dovute cure alla propria vettura ed una volta tornati al volante si sono ritrovati improvvisamente con la batteria auto a terra.
Come si può evitare di far scaricare la batteria se non si ha la possibilità di utilizzare l’auto? Una buona prassi è quella di mettere in moto la propria vettura 3 volte a settimane per circa 20 minuti. Così facendo si eviterà di ritrovarsi con la batteria scarica e si consentirà anche la corretta circolazione dei fluidi presenti.
Se non si ha a disposizione questo tempo da dedicare, è possibile ricorrere ad altri metodi. Ad esempio si può scollegare il polo negativo della batteria ed isolarlo, ma per compiere questa operazione sarà necessario essere in possesso della chiave adatta.
In alternativa, se si ha la possibilità di disporre di un box, si può collegare alla batteria un mantenitore della carica da collegare alla corrente elettrica così da non trovarsi con sgradite sorprese nel momento in cui si potrà nuovamente tornare a guidare liberamente.
Nella malaugurata ipotesi in cui non abbiate adottato questi accorgimenti e vi siate trovati con la batteria auto scarica, per poter far ripartire la vettura potrete utilizzare i cavi da collegare alla batteria di un’altra macchina così da avere la possibilità di mettere in moto il vostro veicolo e recarsi presso un elettrauto per i controlli del caso.
Pneumatici: alcuni consigli per la sicurezza
Con l’auto ferma un altro elemento della vettura messo a dura prova durante questo periodo di limitazioni alla circolazione sono gli pneumatici.
La sosta prolungata dell’auto ferma, spesso, può portare a dei fenomeni di deformazione degli pneumatici. Per questo motivo, prima di ripartire, è sempre opportuno effettuare alcuni controlli per verificare che queste deformazioni non siano presenti così come non siano presenti danni, tagli e abrasioni.
Analogamente è sempre opportuno verificare la pressione degli pneumatici, ed anche della ruota di scorta, così come l’usura del battistrada per avere gomme in grado di garantire il massimo grip ed evitare non solo problemi di sicurezza ma anche sanzioni.
Cambio gomme obbligatorio: qual è la data?
In questo periodo di stop alla circolazione molti automobilisti si sono trovati in difficoltà nel capire se il cambio gomme, per passare dalle invernali alle estive, fosse consentito o meno.
Nello specifico, il 15 aprile scorso è scaduto il termine per poter circolare con le gomme invernali ed entro il 15 maggio si sarebbe dovuto procedere alla sostituzione adottando quelle estive.
Revoca data cambio gomme obbligatorio
Ovviamente, essendo in vigore le restrizioni agli spostamenti previste dal Governo, per molti automobilisti si è reso complicato, se non impossibile, ottemperare alle disposizioni del Codice della Strada, ma fortunatamente si è intervenuti, seppur con ritardo, prorogando la data della scadenza sino al 15 giugno.
Resta inteso che si potrà circolare fino al 15 giugno con pneumatici termici purché abbiano un codice di velocità inferiore nei confronti a quello indicato sulla carta circolazione, mentre se il codice di velocità corrisponde a quanto indicato nella carte di circolazione allora non sarà obbligatorio effettuare il cambio gomme.
E’ possibile uscire di casa per il cambio gomme?
Altro dubbio che buona parte degli automobilisti si sono posti in questi mesi, e continuano ancora oggi a porsi, riguarda la possibilità di uscire di casa per effettuare il cambio gomme.
Come abbiamo visto, il Governo ha adottato restrizioni notevoli a marzo e ad aprile che hanno limitato al massimo gli spostamenti, mentre con l’ultimo DPCM, con il quale è scattata la Fase 2, si sono leggermente allentate queste restrizioni.
Cosa dice il decreto
Con la Fase 2 si è data la possibilità a numerose attività di riprendere a lavorare e tra queste sono stati inclusi anche i gommisti.
Dal 4 maggio, quindi, è possibile recarsi presso una officina specializzata ed effettuare il cambio gomme non solo per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità o per motivi di salute, ma anche nel caso in gli pneumatici siano ormai arrivati al limite o siano forati.
Tipi di gomme
Abbiamo visto come nelle scorse settimane gli automobilisti italiani siano entrati in confusione perché non sapevano ancora quando avrebbero potuto procedere al cambio gomme invernali per montare quelle estive.
Ma, nello specifico, in cosa si differenziano questi tipi di pneumatici?
Pneumatici invernali
Come suggerisce il nome stesso, gli pneumatici invernali sono dedicati alla stagione fredda e grazie ad una struttura morbida del battistrada sono in grado di aumentare la presa anche con temperature inferiori ai 7°C.
Gli pneumatici invernali, inoltre, grazie alle scanalature più sottili del battistrada, hanno una maggior capacità di penetrazione nella neve, nel ghiaccio e nel fango e garantiscono un drenaggio più rapido dell’acqua migliorando, di conseguenza, la capacità di frenata e la trazione.
Pneumatici estivi
Gli pneumatici estivi si caratterizzano per la presenza di una mescola più dura rispetto a quelli invernali che si ammorbidisce con le temperature più miti così da adattarsi adeguatamente sia a fondi asciutti che a fondi bagnati.
Il battistrada degli pneumatici estivi presenta un numero di scanalature inferiore rispetto a quelli invernali e grazie a questo disegno specifico è possibile ottenere una migliore aderenza, sia longitudinale che trasversale, con temperature calde e sia su fondi asciutti che bagnati.
Pneumatici all seasons
Questa tipologia di pneumatici si caratterizza per essere una via di mezzo tra le gomme invernali e quelle estive.
Questi si rivelano la scelta ideale per chi non percorre parecchi km l’anno con la vettura e non vuole essere costretto ad effettuare due volte l’anno il cambio gomme oltre a non essere in grado di consumare il treno estivo ed il treno invernale nell’arco di 4/5 anni .
Generalmente gli pneumatici all seasons si rivelano la scelta ideale per chi vive o viaggia in zone con temperature non troppo roventi in estate e non troppo rigide in inverno così da non stressare eccessivamente il battistrada.
Auto ferma: controlli da fare prima di ripartire
Così come abbiamo visto per la batteria, anche per gli pneumatici dell’auto ferma da mesi è opportuno effettuare alcuni controlli prima di mettersi di nuovo alla guida.
Chi ha la fortuna di avere un gommista nelle prossimità della propria abitazione potrà recarsi direttamente presso l’officina per far compiere tutte le verifiche del caso, mentre chi si trova a parecchi chilometri di distanza potrà seguire i suggerimenti indicati di seguito.
Ispezionate i pneumatici
Altra operazione che si può compiere in totale autonomia per guidare in sicurezza un’auto ferma da molto tempo è quella relativa all’ispezione dello stato degli pneumatici.
Non è soltanto il controllo del battistrada l’unica accortezza da prendere prima di mettersi daccapo alla guida, ma anche verificare che non ci siano deformazioni dovute all’auto ferma e alle condizioni climatiche, danni, tagli e abrasioni è una buona prassi che andrebbe rispettata regolarmente.
Anche verificare ad occhio lo stato di gonfi aggio delle ruote, così come la presenza e la corretta chiusura dei tappi delle valvole degli pneumatici, è un passaggio da compiere scrupolosamente nel corso dell’ispezione.
Verifica usura pneumatici
La prima cosa da controllare prima di tornare al volante è il livello di usura degli pneumatici. Ovviamente dopo due mesi trascorsi nell’impossibilità di utilizzare l’auto questa non si sarà accentuata, ma se prima delle restrizioni il battistrada degli pneumatici era già vicino alla soglia limite di 1,6 mm allora sarà il caso di effettuare il cambio gomme per non rischiare di incorrere in sanzioni ed avere una vettura dall’aderenza ridotta.
Controllate la pressione
Se nel corso del controllo visivo avete riscontrato uno o più pneumatici sgonfi la cosa da fare immediatamente è quella di procedere al controllo della pressione della gomma.
Per effettuare questa operazione, nella maggior parte dei casi, è fondamentale recarsi da un gommista o presso una stazione di servizio e procedere al controllo con l’attrezzatura in dotazione rispettando le indicazioni relative alla pressione delle gomme presenti nel libretto di uso e manutenzione del veicolo.
Procedete con cautela
Dopo due mesi passati ad ammirare l’auto ferma da lontano è possibile che una volta tornati al volante possiate avvertire vibrazioni provenienti dagli pneumatici.
Se queste scompariranno dopo pochi chilometri allora non ci sarà bisogno di ricorrere ad un intervento da parte del gommista di fiducia, mentre in caso contrario sarà utile recarsi nel centro assistenza più vicino e guidare con la massima cautela.
Auto ferma: liquidi del motore, controlli da fare
Altro capitolo importante per una fondamentale manutenzione dell’auto ferma da mesi prima della ripartenza riguarda il controllo dei liquidi motore.
Il refrigerante, l’olio del motore, l’olio dei freni sono tutti elementi essenziali affinché una vettura possa garantire ottime performance ed un elevato livello di affidabilità e per questo motivo è importantissimo controllare regolarmente i loro valori onde evitare spiacevoli sorprese.
Controllare l’olio del motore
La prima operazione da compiere per un perfetto controllo dei liquidi motore è quella relativa al livello dell’olio. Questa deve essere compiuta quando il motore della vettura è freddo.
Sarà sufficiente aprire il cofano ed estrarre l’asta del livello dell’olio per poi passarla su un panno pulito. Ripetete questa operazione un paio di volte per avere la certezza del livello. Se questo è poco sopra o sotto la tacca del minimo sarà necessario intervenire urgentemente con un rabbocco di olio, mentre se si trova a metà o al massimo non sarà richiesta alcuna operazione del genere.
Per procedere al rabbocco dell’olio motore è fondamentale utilizzare il tipo raccomandato dal costruttore dato che non tutte le specifiche di lubrificante sono identiche.
Una volta trovato l’olio motore adatto sarà sufficiente svitare il tappo di riempimento e versare la quantità necessaria di lubrificante, aiutandosi nel caso con un imbuto. Successivamente effettuata il controllo dei liquidi motore con l’asta di livello per poi chiudere il tappo e completare l’operazione.
Verifica del livello liquido del radiatore
Altra operazione inerente il controllo dei liquidi motore riguarda quelli del radiatore. La presenza del liquido refrigerante è fondamentale perché funge da anticongelante, antiebollizione e anticorrosione ed impedisce al motore di raggiungere temperature troppo elevate o troppo basse.
Anche in questo caso il controllo deve essere effettuato a motore freddo e con la vettura posteggiata in piano per non falsare i valori.
Aperto il cofano si dovrà individuare la vaschetta dedicata e controllare che il livello sia compreso tra il minimo ed il massimo. In caso di livello del refrigerante basso si dovrà effettuare il rabbocco versando una soluzione composta a metà da liquido di raffreddamento e a metà da acqua distillata.
Si raccomanda di utilizzare acqua distillata e non la comune acqua del rubinetto per evitare la formazione di calcare nei condotti.
Controllo dell’efficienza dei freni
Tra i controlli dei liquidi motore che spesso ci si dimentica di effettuare quello relativo ai freni è uno dei più comuni.
La corretta presenza di questo componente garantisce una perfetta efficienza dell’impianto frenante, e proprio per questo motivo il controllo andrebbe effettuato periodicamente. Con l’auto ferma da mesi è necessario prima di tutto controllare che il livello del liquido sia nella norma.
Il liquido dei freni poi tende ad assorbire umidità e durante le frenate più violente raggiunge temperature molto elevate. In questo modo l’umidità inglobata si trasforma in vapore acqueo perfettamente comprimibile.
A causa di questo fenomeno è possibile riscontrare l’allungamento della corsa del pedale del freno e la perdita dell’efficacia frenante.
Effettuare la sostituzione dell’olio dei freni non è operazione semplice da compiere e per questo motivo è preferibile rivolgersi ad una officine di fiducia.
Controllo del liquido lavavetri
Ultimo controllo dei liquidi da compiere prima di tornare in strada è quello relativo ai lavavetri. Avere una visuale il più pulita possibile è utile per guidare in tutta sicurezza e per compiere questa operazione è possibile sfruttare il liquido dei lavavetri.
In questo caso il suggerimento è quello di utilizzare non solo l’acqua ma anche un detergente specifico mescolato secondo le indicazioni suggerite sul prodotto così da avere una efficacia pulente notevole.
Questo va versato a motore spento e freddo nella vaschetta posizionata all’interno del cofano riconoscibile dal simbolo del parabrezza con delle gocce d’acqua raffigurato sul tappo.
Sanificare l’auto
La grave emergenza sanitaria che ha sconvolto l’intero pianeta ha avuto come effetto, soprattutto in questa Fase 2, quello di spingere i soggetti ad abbandonare il trasporto pubblico a vantaggio di quello privato.
Per essere comunque sicuri di viaggiare su un veicolo igienizzato è utile effettuare la sanificazione dell’abitacolo, ossia un procedimento di pulizia approfondita in grado di eliminare germi e batteri.
Come sanificare l’auto
L’operazione di sanificazione auto è una pratica che può essere compiuta anche in autonomia acquistando i prodotti specifici, ma se non avete tempo a disposizione per sanificare l’abitacolo allora potrete rivolgervi alle sempre più numerose ditte che si stanno specializzando nel campo.
Si dovranno acquistare dei prodotti specifici in grado di assicurare un elevato potere igienizziante ma che al contempo non sia troppo aggressivi sui rivestimenti della vettura così da non rischiare di danneggiare irrimediabilmente la tappezzeria.
Cosa occorre per la sanificazione auto
Per sanificare l’abitacolo in primo luogo è fondamentale essere provvisti di guanti e mascherina, così da non sprecare il lavoro compiuto, e successivamente avere a portata di mano una spazzola con setole morbide, fondamentale per non rovinare i tessuti dei sedili, ed un comune rotolo di carta assorbente per passare i prodotti specifici e rimuoverli successivamente.
Ovviamente prima di sanificare l’abitacolo si raccomanda di utilizzare un aspirapolvere per rimuovere le impurità visibili ad occhi nudo.
Verifica documenti e scadenze
Non è soltanto l’auto a dover essere controllata scrupolosamente prima di tornare alla guida dopo due mesi di blocco, ma anche i documenti che consentono di circolare liberamente su strada come la patente.
Regole patenti
Il nostro Codice della Strada ha disciplinato differenti tipologie di patenti fondamentali per potersi mettere alla guida di diversi mezzi come moto, auto e camion.
A prescindere dalla tipologia, però, il Codice ha anche previsto la cosiddetta patente a punti, ossia un meccanismo in base al quale vengono sottratti dei punti prestabiliti a seconda della tipologia di infrazione commessa.
L’introduzione della patente a punti ha così voluto premiare i guidatori maggiormente rispettosi delle norme e punire, invece, chi mette a repentaglio la propria e l’altrui incolumità.
Scadenza rinnovo patente prorogata
La patente di guida deve essere rinnovata a scadenze predeterminate. Stringendo il nostro campo di azione soltanto alla patente B, quella fondamentale per guidare una automobile, fino al compimento del cinquantesimo anno di età il rinnovo della patente deve essere effettuato ogni 10 anni, mentre tra i 50 ed i 70 anni il rinnovo va compiuto ogni 5 anni ed infine, per i guidatori con età superiore ai 70 anni, il rinnovo deve essere effettuato ogni 3 anni.
A causa dell’emergenza sanitaria, della chiusura di numerose attività e delle restrizioni agli spostamenti, il nostro Governo è intervenuto per tutelare tutti quei soggetti che abbiano avuto la patente in scadenza dal 17 marzo 2020 in avanti.
Queste potranno essere rinnovate entro il 31 agosto 2020, ma questa proroga non è valida per coloro che avevano lasciato scadere la patente prima che venisse dichiarata l’emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda invece i fogli rosa con scadenza compresa tra il 1 febbraio e il 30 aprile 2020, il decreto Cura Italia approvato dal Governo ha stabilito una proroga fino al 30 giugno 2020.
Revisione auto
Il decreto Cura Italia ha previsto delle misure specifiche anche per quel che riguarda la revisione stabilendo la proroga dei termini per il compimento di questa operazione e scatenando l’ira delle associazioni di categoria.
Cos’è la revisione auto
La revisione è una procedura di controllo delle auto finalizzata a verificarne le condizioni di sicurezza, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità che devono risultare conformi agli standard prescritti da normative internazionali e nazionali.
A differenza del tagliando, che consiste in un controllo da effettuare presso il produttore ed è obbligatorio solo entro i limiti temporali della garanzia offerta dalla Casa, la revisione auto è un monitoraggio da effettuare con cadenze prestabilite.
I controlli eseguiti durante la revisione servono ad verificare che l’auto sia in buono stato, in grado di circolare sulle strade pubbliche in condizioni di sicurezza per l’automobilista e per gli altri utenti della strada.
Tutte le vetture devono essere sottoposte alla prima revisione trascorsi 4 anni dall’immatricolazione, mentre successivamente questa deve essere effettuata ogni due anni.
Proroga scadenze revisione
Anche per quel che riguarda la revisione, così come visto nel caso della patente, il decreto Cura Italia, recentemente convertito in legge, ha previsto la proroga dei termini per le scadenze.
Nello specifico Per i veicoli con revisione scaduta al 17 marzo 2020 o che scade entro il 31 luglio 2020, è consentita la circolazione fino al 31 ottobre 2020 senza aver effettuato la visita di revisione.
Per questa ragione, in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine non si sarà soggetti a sanzione amministrativa in assenza di revisione purché questa sia scaduta non prima del 17 marzo 2020.
Assicurazione auto: proroghe e scadenze
Un ultimo controllo che deve essere effettuato prima della ripartenza è quello relativo all’assicurazione. La copertura RC Auto è obbligatoria non solo per poter liberamente circolare su strada, ma anche nell’ipotesi, ampiamente verificata in questi mesi di chiusura, di essere costretti a tenere ferma la propria vettura sulle vie aperte al pubblico.
Proroga di 30 giorni anche per l’RC Auto
Anche per quel che riguarda l’assicurazione auto il governo è intervenuto con il decreto Cura Italia per venire in soccorso di tutti quegli automobilisti con la polizza in scadenza nei mesi di chiusura.
Nello specifico, il Governo ha stabilito la proroga di 30 giorni della scadenza dell’assicurazione auto e moto, ma solo per le polizze in scadenza tra il 21 febbraio ed il 30 aprile 2020.
Con questo intervento, quindi, è stata estesa di 15 giorni la validità della copertura assicurativa precedentemente prevista, ma le critiche non sono mancate dato che l’impossibilità di utilizzo dei mezzi non ha comportato la sospensione della richiesta dei pagamenti dei premi assicurativi.
Si può sospendere la polizza?
Dopo numerosi tentennamenti, la sospensione dell’assicurazione auto è stata inserita nel maxi-provvedimento adottato per fronteggiare la crisi economica grazie ad un emendamento presentato da alcuni senatori del Movimento 5 Stelle.
Questa misura consente di sospendere la polizza Responsabilità Civile di un’auto ferma, e di riattivarla non oltre il 31 Luglio 2020, prorogando la durata del contratto per il numero di giorni di sospensione senza alcun pagamento delle spese di sospensione e riattivazione.
Quali compagnie sospendono le polizze
Per poter procedere alla sospensione dell’assicurazione auto è necessario che la richiesta provenga direttamente dall’assicurato il quale, però, dovrà tenere ferma la vettura in un luogo privato e non accessibile al pubblico.
La richiesta di sospensione dell’RC Auto obbliga tutte le compagnie ad assecondare la volontà dell’istante, ma questa non si estende alle garanzie accessorie, come kasko, furto e incendio, atti vandalici, che restano invece attive.
08 05 2020