Nel corso degli ultimi anni il mondo automotive ha iniziato ad attraversare una vera e propria rivoluzione. Lo scandalo dieselgate e le sempre più stringenti normative comunitarie in materia di emissioni, hanno spinto i vari costruttori a gettarsi a capofitto nel mondo dell’elettrificazione delle gamma mettendo in commercio auto ibride davvero interessanti. Scopriamo in questa guida come funziona un’auto ibrida e quali sono i vantaggi rispetto ad un analogo modello dotato di motore termico.
I vantaggi di un’auto ibrida
Uno dei principali vantaggi legati all’acquisto di un’auto ibrida riguarda la minore emissione di gas inquinanti ed un consumo di carburante decisamente inferiore rispetto alle automobili dotate di motore termico.
Gran parte del merito è da addebitare alla presenza del motore elettrico, il cui funzionamento viene supportato dal propulsore a combustione interna. Quest’ultimo ha essenzialmente due funzioni: trasformare l’energia chimica del carburante in energia cinetica e caricare la batteria del motore elettrico.
I vantaggi di un’auto ibrida, come detto, si apprezzano maggiormente sia a livello di prestazioni che di consumi. Grazie alla presenza del motore elettrico, infatti, è possibile ottenere maggiori prestazioni dal motore termico in fase di massimo carico, riducendo notevolmente i consumi di carburante, oppure in caso di partenza da fermo, quando il movimento del veicolo è indotto esclusivamente dal motore elettrico, senza che sia necessario l’intervento del propulsore a combustione.
Infine, un altro vantaggio di un’auto dotata di motore ibrido si apprezza in fase di rallentamento del veicolo, quando il motore elettrico si oppone alla rotazione delle ruote trasformando l’energia cinetica in energia elettrica immagazzinata nella batteria.
In commercio sono presenti tre differenti tipologie di auto ibride : le full hybrid, ovvero quelle vetture in grado di procedere con la sola spinta del motore elettrico, dotate però di una batteria che si ricarica esclusivamente con il recupero di energia in rilascio; le ibride plug-in, dotate di una batteria tuttavia più potente che permette loro di percorrere fino a 50/60 km e ricaricabili tramite una normale presa elettrica oppure una colonnina pubblica; le mild hybrid, dotate di un motore elettrico che supporta quello termico solo in determinate fasi ma non consente di procedere in modalità esclusivamente elettrica.
Grazie alla presenza del motore elettrico, le auto ibride possono godere di una spinta maggiore in fase di accelerazione rispetto ad una vettura tradizionale, dato che il motore elettrico supplisce alle carenze di quello termico.
Analogamente, le auto ibride garantiscono consumi davvero contenuti rispetto ai modelli analoghi dotati di solo motore termico promettendo percorrenze simili, se non superiori, alle vetture diesel, riducendo notevolmente le emissioni di Co2 nell’atmosfera.
Ultimo ma non meno importante tra i vantaggi di un’auto ibrida è la possibilità di poter accedere nelle ZTL vietate alle vetture maggiormente inquinanti. In questo caso sarà fondamentale controllare le ordinanze delle singole amministrazioni per verificare nello specifico i divieti ma, in linea generale, le auto ibride hanno la possibilità di accedere nei centri cittadini grazie ai minori valori inquinanti dichiarati rispetto ad un modello dotato di motore termico.
Incentivi su auto ibride
Uno dei principali svantaggi delle auto ibride rispetto agli analoghi modelli dotati di motore termico è il maggior prezzo di listino delle vetture dotate di questa tecnologia.
In realtà, considerando il maggior risparmio di carburante garantito dalle vetture ibride, il maggior esborso iniziale viene compensato dalle minori soste richieste per il rifornimento, ma questo non è l’unico punto a favore.
Grazie alla Legge di Bilancio 2019 il nostro Governo è voluto intervenire per premiare tutti coloro che decideranno di acquistare, dal 31 marzo di quest’anno sino al 31 dicembre 2021, vetture a basso impatto ambientale purché il prezzo non superi i 61.00 euro IVA inclusa.
Nello specifico sono stati disposti vari scaglioni di intervento a seconda che si decida di acquistare un’auto ibrida o una elettrica con o senza rottamazione di un’altra vettura.
I veicolo che usufruiranno degli incentivi auto vengono distinte in due fasce, in base al valore delle emissioni: da 0 a 20 g/km di CO2 il bonus oscillerà tra 6.000 e 4.000 euro, a seconda che l’acquisto avvenga con o senza rottamazione, mentre da 21 a 70 g/km di CO2, gli incentivi su auto ibride saranno compresi tra 2.500 euro in caso di rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione.
L’obiettivo del Governo è quello di svecchiare il parco auto circolante e favorire l’acquisto di modelli maggiormente attenti all’ambiente.
Se si deciderà di acquistare procedere all’acquisto di una vettura con emissioni da 0 a 20 g/km, si potrà usufruire di un incentivo pari a 4.000 euro senza rottamazione, mentre l’importo scende a 1.500 euro qualora la scelta si dovesse orientare verso un’auto con emissioni da 21 a 70 g/km, prevalentemente vetture ibride.
Ben più allettanti, invece, sono gli incentivi previsti in caso di rottamazione di un veicolo appartenente alla categoria Euro 0, 1, 2, e 3.
Il bonus, in questo caso, è pari a 6.000 euro in caso di acquisto di una vettura con emissioni da 0 a 20 g/Km, mentre gli incentivi su auto ibride saranno di 2.500 euro in caso di acquisto di vetture con emissioni da 21 a 70 g/Km. Ad ogni modo è sempre bene ricordare che il prezzo massimo di acquisto della vettura nuova non deve superare i 61.000 euro IVA inclusa.
Prima di procedere all’acquisto di un’auto ibrida è anche opportuno verificare che tipo di tecnologia sia presente sulla vettura, se mild hybrid o plug-in hybrid.
La differenza tra queste tecnologie consiste nel fatto che le prime non offrono la possibilità di viaggiare in modalità 100% elettrica a differenza delle seconde.
Le auto mild hybrid, infatti, utilizzano un motore elettrico che ricarica le batterie in fase di frenata o decelerazione per aiutare il motore termico nelle ripartenze o quando si trova sotto coppia. Le auto ibride plug-in, invece, sono dotate di batterie che possono essere caricate anche senza l’ausilio del motore a combustione interna ma semplicemente collegando la vettura ad una presa di corrente.
In media le auto ibride plug-in promettono una autonomia in modalità 100% elettrica di circa 50 Km, ideale quindi per poter circolare nelle ZTL vietate alle vetture dotate di motore termico.
Tra i modelli più interessanti si segnalano:
- Hyundai Ioniq 1.6 DCT
- Kia Niro 1.6 GDi DCT PHEV
- Mini Cooper Countryman SE
- Toyota Prius Plug-in
- Mercedes Classe E 300
- Range Rover Sport Phev
Manutenzione e costi auto ibrida
Uno dei maggiori interrogativi che sorge quando ci si addentra nel mondo delle auto ibride riguarda i costi di manutenzione di queste vetture.
Anche in questo caso è opportuno differenziare tra vetture mild hybrid e full hybrid . Per le prime, solitamente, la garanzia la garanzia copre tutte le componenti del sistema mild hybrid, inclusa la batteria.
Questa è una tecnologia non particolarmente complessa e facilmente integrata al resto della meccanica, ma nell’eventualità di sostituzione della batteria fuori dal periodo di garanzia la spesa può anche superare i 1000 euro.
Per le vetture dotate di tecnologia full hybrid le spese per la manutenzione sono in linea con quelle previste per i modelli analoghi con motore termico. Nel caso specifico della Toyota CH-R, SUV ibrido della Casa giapponese, in occasione dei tagliandi sono effettuate diagnosi specifiche per le componenti dell’ibrido.
Queste componenti, inoltre sono garantite per 5 anni o 100.000 Km, ma è possibile estendere la garanzia della batteria di un ulteriore anno o di 15.000 Km se questa supera un controllo specifico presso la rete ufficiale. Anche in questo caso, scaduto il termine dalla garanzia, l’eventuale sostituzione della batteria può costare caro e superare i 2000 euro.
In linea generale, quindi, nonostante la presenza del motore elettrico, i costi di manutenzione delle auto ibride sono in linea con quelli previsti per le vetture dotate di motore termico, mentre le batterie, di solito, sono dotate di una garanzia che va ben oltre il minimo di legge e non dovrebbero dare problemi per un ciclo di vita medio di una vettura.
Gli intervalli di manutenzione sono sostanzialmente allineati con quelli della auto dotate di motore termico, mentre A cambiare sono il numero e la tipologia dei controlli effettuati, che per alcuni costruttori si traduce in un aumento di circa il 10% sul costo del tagliando anche se alcune Case offrono il tagliando allo stesso prezzo delle vetture dotate di motore tradizionale.
20 11 2019