La necessità di sostituire la propria vettura, vuoi per raggiunti “limiti di età”, vuoi per poter circolare nelle ZTL , vuoi per puro sfizio, spesso si scontra con la dura realtà del prezzo di acquisto. Il sogno di comprare un veicolo nuovo, in alcuni casi, può restare tale se il costo dell’auto è al di fuori della propria portata. In questo caso, però, l’alternativa dell’acquisto di un’auto usata può rivelarsi decisamente interessante. Di seguito andremo ad individuare tutti i documenti dell’auto usata da avere a portata di mano e quali tutele sono previste per l’acquirente.
Quanto costa il passaggio di proprietà auto usata
Quando ci si appresta ad acquistare un’auto usata il documento fondamentale da avere è il passaggio di proprietà per fare in modo che la proprietà del veicolo passi dal venditore all’acquirente.
Il Certificato di Proprietà è il documento che attesta lo stato giuridico dell’auto e per essere riconosciuti come proprietari della stessa è fondamentale che il Certificato di Proprietà sia aggiornato presso il Pubblico Registro Automobilistico a seguito dell’acquisto dell’auto usata.
Se la compravendita si perfeziona con una concessionaria la procedura da seguire sarà semplificata perché sarà proprio la concessionaria a sbrigare tutti gli adempimenti burocratici richiesti, mentre se la trattativa si conclude tra privati sarà fondamentale seguire le indicazioni riportate di seguito per evitare di commettere errori.
Il momento della sottoscrizione del contratto di compravendita è la condizione necessaria per poter successivamente effettuare il passaggio di proprietà dell’auto usata. Dalla sottoscrizione del contratto di acquisto decorre un termine di 60 giorni entro i quali effettuare l’aggiornamento del certificato di proprietà.
Per completare l’operazione acquirente e venditore si dovranno recare presso un ufficio della Motorizzazione o del Pubblico Registro Automobilistico con un documento di riconoscimento valido, un certificato di residenza aggiornato ed una marca da bollo da 14,62 euro. In questi uffici si dovranno compilare due moduli: uno per il passaggio di proprietà e l’altro per l’aggiornamento dei dati riportati sul libretto di circolazione.
Entrambi i documenti dovranno essere firmati sia dall’acquirente che dal venditore. Una volta consegnata tutta la documentazione allo sportello dell’ufficio di competenza si dovrà attendere qualche giorno per la finalizzazione del passaggio di proprietà.
E’ anche possibile completare l’operazione per il passaggio di proprietà senza la presenza del venditore. In questo caso sarà fondamentale ottenere la firma autenticata di quest’ultimo e per fare ciò sarà sufficiente recarsi presso il Comune di residenza per compiere il processo di autenticazione.
Sono numerose le voci di spesa per il passaggio di proprietà di un’auto usata. In primo luogo si dovrà versare un importo pari a 27 euro come emolumento ACI, mentre come imposta di bollo verrà richiesto il pagamento di un importo di 32 euro per la presentazione dell’atto al PRA ed il rilascio del Certificato di Proprietà e di un ulteriore importo pari a 16 euro per il rilascio dell’aggiornamento della Carta di Circolazione. Infine si dovrà corrispondere un importo di 10,20 euro quali diritti di Motorizzazione.
Al totale di 85,20 euro si dovrà poi aggiungere l’Imposta Provinciale di Trascrizione, che varia in base ai Kw/cavalli del veicolo e alla provincia di residenza dell’acquirente. Quando la potenza dei veicoli è inferiore ai 53 Kilowatt l’IPT viene determinata in misura fissa, mentre negli altri casi si paga tra 3,51 e 4,56 euro a KW a seconda della Provincia di residenza.
Modulo passaggio di proprietà auto usata
Come abbiamo visto in precedenza, presso gli uffici della Motorizzazione o del PRA sono presenti i moduli riservati per il passaggio di proprietà auto usata. Il modulo NP3C , questa la denominazione ufficiale, è composto da vari riquadri. I primi 4 prevedono la compilazione dei dati identificativi del veicolo, i dati personali del rivenditore e dell’acquirente, compresi codice fiscale e CAP dell’indirizzo, e in ultimo le caselle da barrare circa l’oggetto, ossia l’atto formale da richiedere mediante la nota libera.
Arrivati al punto di siglare le caselle bisogna riportare la data dell’effettiva sottoscrizione dell’atto, che deve essere siglato nel modello NP3C con uno di questi codici formali: SP (scrittura privata); AP (atto pubblico); AA (atto amministrativo); SE (sentenza).
Gli ultimi due spazi del modello NP3C sono le caselle E ed I: la prima è riservata al riconoscimento di chi presenta la nota libera al P.R.A., mentre l’ultima è riservata agli importi versati distinti nelle voci indicate, ovvero le imposte, le sanzioni, gli interessi moratori, emolumenti e diritti.
Legge 104 acquisto auto usata da concessionario
I soggetti affetti da grave disabilità possono godere di alcune agevolazioni in merito all’acquisto dell’auto usata grazie alla Legge 104/92 .
Nello specifico, anche in caso di acquisto di auto usata da concessionario, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali come l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto, la detrazione Irpef del 19% sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo.
Queste agevolazioni sono riservate a quei soggetti con un grave handicap certificato con verbale dalla Commissione per l’accertamento dell’handicap, presso le Asl competenti per territorio. Il soggetto beneficiario della legge 104 è quello con minorazione singola o plurima che abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.
Le agevolazioni previste dalla Legge 104 sono previste sia per i disabili con handicap grave derivante da patologie, incluse le pluriamputazioni, che comportano una limitazione permanente della capacità di deambulazione, che per i disabili con ridotte o impedite capacità motorie. Per quest’ultima categoria di soggetti le agevolazioni della Legge 104 sono subordinate all’adattamento del veicolo alle limitate capacità del conducente beneficiario.
Se la vettura è intestata al disabile o al familiare di cui il disabile è a carico, questa non sarà soggetta al pagamento delle imposte per i passaggi di proprietà e sarà esente dal pagamento del bollo. L’esenzione per i passaggi di proprietà è valida sia in caso di acquisto di auto nuova che si auto usata.
Per usufruire dell’esenzione dal bollo auto sarà necessario presentare istanza presso l’Agenzia delle Entrate della provincia di residenza. Entro 90 giorni dalla scadenza in cui andrebbe effettuato il pagamento del primo bollo si dovrà presentare la documentazione per richiedere l’esenzione. Negli anni successivi non è necessario rinnovare la richiesta, ma andranno segnalate la demolizione, il furto o la vendita del mezzo a cui è stata concessa l’esenzione.
Garanzia auto usata: cosa copre
Acquistare un’auto usata non vuol dire comprare un mezzo privo di garanzia . Spesso, infatti, si ritiene che questa tipologia di veicoli non preveda tutele per l’acquirente in caso di difetti, ma non è così.
Il Codice del Consumo è intervenuto per regolamentare questa materia indipendentemente dal fatto che l’auto venga acquistata da un consumatore privato o da un’azienda ed è applicabile sia per le auto nuove che per quelle usate o Km 0, mentre in caso di acquisto di trattativa tra privati si applicheranno le disposizioni previste dal Codice Civile.
La garanzia auto usata è gratuita ed obbligatoria ed ha una durata di 24 mesi che, previo accordo tra le parti, possono essere ridotti a 12. Il concessionario è tenuto a consegnare all’acquirente un’auto conforme al contratto di vendita e ha il dovere di mettere l’acquirente in grado di valutare oggettivamente le condizioni del veicolo affinché non vengano scoperti difetti successivamente all’acquisto.
In caso di acquisto di auto usata effettuato presso un concessionario deve essere rilasciato il certificato di conformità. Questo documento contiene la descrizione delle componenti della vettura e questa deve essere coerente con le condizioni reali dell’auto.
Il certificato di conformità deve essere analizzato con grande attenzione prima della sottoscrizione per verificare la corrispondenza tra la descrizione del mezzo effettuata dal concessionario e la descrizione dello stesso riportata sul certificato.
Il Codice del Consumo non prevede un elenco di elementi sottoposti a garanzia, ma impone al concessionario di riparare i difetti che non erano ragionevolmente attendibili e quindi non compatibili con l’uso, l’anzianità ed il chilometraggio dell’auto. In pratica il venditore è considerato responsabile di qualsiasi difetto possa essere considerato non conforme al contratto.
In caso di acquisto di auto usata da privato, invece, non interviene il Codice del Consumo ma il Codice Civile.
L’auto deve essere comunque priva di vizi occulti e non devono esservi taciute circostanze pregiudizievoli per l’acquisto. In questa ipotesi è sempre opportuno verificare tutta la documentazione disponibile, specie quella relativa ai tagliandi ed alla manutenzione.
Auto usata: chi paga il bollo?
Tra i vari adempimenti da compiere prima di procedere all’acquisto di un’auto usata c’è anche quello relativo alla verifica del pagamento del bollo .
Il bollo auto deve essere corrisposto da chi risulta proprietario l’ultimo giorno utile per effettuare il pagamento, cioè entro un mese dalla scadenza. Bisogna, tuttavia, effettuare una distinzione a seconda che l’acquisto dell’auto usata avvenga da un privato o presso un concessionario.
Nel primo caso, infatti, si dovrà verificare l’effettivo pagamento del bollo per comprendere se il precedente proprietario sia in regola con il versamento del tributo o meno. Se il bollo è scaduto prima dell’acquisto dell’auto, il mancato pagamento ricadrà sul precedente mentre il nuovo acquirente sarà tenuto a rinnovare il bollo dal periodo d’imposta successivo all’acquisto del veicolo.
Nel secondo caso, invece, si deve verificare se il concessionario abbia chiesto l’esenzione temporanea dal pagamento del bollo auto.
In caso positivo la scadenza del bollo sarà sospesa e riprenderà nel momento in cui avverrà l’acquisto con il nuovo proprietario, mentre nel caso in cui il concessionario non abbia inviato la comunicazione di interruzione il pagamento del bollo spetterà al soggetto iscritto al PRA che risulta possessore dell’auto al trentesimo giorno dalla scadenza naturale del bollo.
Il bollo auto, quindi, dovrà essere pagato dal soggetto che risulta proprietario del veicolo al momento della scadenza del termine del pagamento e farà fede la data dell’atto di vendita.
Superbollo auto usata
La procedura vista in precedenza per determinare su chi ricada il pagamento del bollo per un’auto usata vale anche in presenza di vettura soggetta al superbollo.
Questo tributo, introdotto con il decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, comporta il pagamento di un importo pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 Kw.
Nel caso di auto usata è opportuno, tuttavia, considerare anche l’età dell’auto perché l’importo del superbollo si riduce dopo 5, 10 e 15 anni dalla data di fabbricazione dell’auto rispettivamente al 60%, al 30% e al 15%, per poi non essere più dovuto una volta che la vettura abbia compiuto 20 anni dalla costruzione.
25 11 2019