Caro carburante, non è l’inizio di una lettera, ma una piaga che sta colpendo ogni angolo della terra, incluso il nostro paese. Per cui si fa di tutto per poter risparmiare qualcosina. In effetti ci sono diversi modi per consumare meno carburante. Ad esempio, cambiare le marce al momento giusto, non guidare in modo troppo aggressivo, evitare di tenere il climatizzatore al massimo e spegnere l’auto ogni volta che si può.
Anche dopo tutti questi accorgimenti, però, soprattutto se con un mezzo ci lavori, il consumo di carburante è notevole, e quando vai a fare rifornimento, ti tocca vendere un rene. Ecco perché, dal momento in cui abbiamo sentito la notizia che ci sarebbe stato un bonus carburante , un po’ tutti, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Tuttavia bisogna comprendere alcune cose importanti, altrimenti potrebbe essere tutto inutile.
Bonus carburante: come fare per averlo
Cominciamo subito dicendo che il bonus non è per tutti i cittadini. A beneficiarne saranno due categorie: 1) coloro che usano il loro mezzo per lavoro (Tassisti, camionisti, corrieri, ecc…); e 2) i dipendenti di alcune aziende, le quali aderiranno all’iniziativa del Governo.
Nel primo caso, coloro che usano un mezzo per lavoro, potranno ricevere il bonus solamente se hanno la propria sede, o almeno una filiale, in pianta stabile, in Italia. Il bonus non è automatico, bisognerà inoltrare una domanda tramite il portale telematico dell’Agenzia delle Accise – Dogane e Monopoli. La richiesta la si può inoltrare già da ieri, 12 Settembre , ed è valida fino a 30 giorni successivi. Si può accedere al portale tramite SPID, CIE o CNS.
Nel secondo caso, per i dipendenti, invece, potrà essere elargito, spontaneamente senza nessun obbligo e fino a un valore di 200 euro , direttamente in busta paga, dalla propria azienda. Non è necessario avere un reddito basso o soddisfare certi parametri, sarà l’azienda stessa che potrà avvalersi di quest’iniziativa.
13 09 2022