Si è chiusa con successo l’undicesima edizione del Bugatti Gran Prix. La manifestazione, organizzata dall’American Bugatti Club, celebra negli Stati Uniti le mitiche auto da corsa della casa di Molsheim. Il nome dell’evento è quello della storica gara ideata da Ettore Bugatti nel 1928, che andò in scena fino al 1930. Nel 1987 si sono riaccesi i riflettori, per volontà del sodalizio d’oltreoceano. Ad arricchire il parterre ci hanno pensato le auto del marchio impegnate nell’ABC Finger Lakes. Il risultato? Uno spettacolo itinerante di gioielli a quattro ruote, entrati nella leggenda.
Gli appassionati hanno potuto ammirare da vicino alcune delle auto classiche più prestigiose di tutti i tempi, che si sono offerte al godimento del pubblico lungo le strade e sul circuito di Watkins Glen, nello Stato di New York. Presenti quindici esemplari dell’era più romantica, di vari modelli: Tipo 35, Tipo 37, Tipo 57, Tipo 59 e altro ancora. A queste si sono aggiunte, come anticipato, le auto Bugatti protagoniste dell’ABC Finger Lakes Road Rally: dieci vetture da sogno, più orientate all’uso stradale, come la rara Tipo 57 Ventoux .
Protagoniste del Gran Prix sono state però le “nonne” da corsa del marchio alsaziano. Queste hanno animato il paddock e il manto d’asfalto del circuito di Watkins Glen. Fra le più ammirate, la Tipo 59 (telaio 59121), considerata una delle grandi regine di bellezza fra le auto da Gran Premio. L’evento statunitense ha richiamato un’importante folla di spettatori che, entusiasti, hanno potuto vivere le emozioni di un’era eroica dell’automobilismo da corsa, spostando indietro le lancette del tempo fino agli anni ’20 e ’30 . A regalare loro delle splendide scariche di adrenalina ci hanno pensato i conducenti delle prestigiose Bugatti storiche. Questi si sono lanciati in pista alle andature più sostenute e senza troppi freni inibitori, per dar vita a duelli ravvicinati davvero coinvolgenti.
17 09 2022