Il climatizzatore auto, noto anche come condizionatore, rappresenta un accessorio fondamentale per qualsiasi tipo di vettura, sia essa un’utilitaria oppure un SUV, ed è molto importante saperlo usare nella maniera corretta e mantenerlo efficiente. Fino a qualche anno fa era disponibile come “optional” a pagamento, oggi invece è “di serie” su tutti i modelli di auto – anche quelli più economici – e richiede una manutenzione periodica come qualsiasi altra componente della vettura. Si tratta di un sistema che consente di regolare la temperatura all’interno dell’abitacolo permettendo di viaggiare nel massimo del comfort. Si tende erroneamente a pensare che il climatizzatore auto debba essere utilizzato solo in estate, in realtà può tornare utile anche durante gli altri mesi dell’anno.
Fatte queste premesse, abbiamo deciso di realizzare una guida per spiegare ai nostri lettori come usare il climatizzatore auto in modo corretto e soprattutto come mantenerlo efficiente attraverso una periodica manutenzione.
Climatizzatore auto, come funziona
Capire come funziona il climatizzatore auto consente di avere le idee più chiare per quanto riguarda le sue caratteristiche e la sua manutenzione. Le principali componenti del condizionatore auto sono: il serbatoio, il circuito di tubi dove circola il gas refrigerante che – come vedremo più avanti va ricaricato periodicamente- e il compressore. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici – la cui comprensione richiederebbe competenze specifiche – è importante sapere che quando si accende il condizionatore per raffreddare l’aria, quest’ultima viene aspirata dall’esterno dell’autovettura per entrare in contatto con il liquido refrigerante che ne abbassa la temperatura per poi immetterla nell’abitacolo. Si tratta di un processo tanto semplice quanto ingegnoso che consente agli automobilisti di viaggiare mantenendo nell’abitacolo la temperatura desiderata.
Climatizzatore auto: le principali differenze tra manuale, automatico e bi-zona
Nel corso degli anni – da quando il condizionatore era un optional che potevano permettersi solo in pochi e fino a quando è diventato di serie su tutte le auto – la tecnologia ha fatto passi da gigante portando un’evoluzione anche nel mondo del climatizzatore auto che, oggi, non è uguale per tutte le vetture. Per qualcuno potrebbe sembrare scontato, ma ci sono ancora alcuni automobilisti – meno esperti – che non conoscono la differenza tra climatizzatore manuale e automatico, oltre al funzionamento del climatizzatore bi-zona . Dunque, andiamo a vedere brevemente quali sono le caratteristiche di ciascuno di essi.
Climatizzatore manuale
Come si evince dal nome stesso, il climatizzatore manuale consente di regolare manualmente il “clima” in auto attraverso un pulsante che permette di selezionare la temperatura desiderata. Il principale svantaggio di questo tipo di condizionatore consiste nel doverlo regolare di volta in volta perché non è in grado di mantenere sempre costante la temperatura.
Climatizzatore automatico
A differenza del precedente, il climatizzatore automatico è dotato di un sistema che consente di mantenere costante il clima in auto. Infatti, basta selezionare la temperatura desiderata e quest’ultima resterà tale per l’intera durata del viaggio. In questo modo è possibile restare concentrati sulla guida senza preoccuparsi che la temperatura nell’abitacolo diventi troppo alta o troppo bassa.
Climatizzatore bi-zona
Chi ha detto che i passeggeri in auto riescano sempre a trovare un accordo sulla temperatura da impostare? Talvolta potrebbe essere necessario impostare due diverse temperature per il lato guida e il lato passeggero. Il climatizzatore bi-zona risponde proprio a questa esigenza e consente di impostare “due temperature” differenti. Le auto più accessoriate sono addirittura disponibili con “clima tri-zona” attraverso cui è possibile impostare una “terza temperatura” per i passeggeri seduti sui sedili posteriori.
Manutenzione climatizzatore auto
A questo punto dovreste avere le idee più chiare in merito alle principali caratteristiche del climatizzatore auto. Abbiamo visto che si tratta di un optional ormai di serie sulla stragrande maggioranza delle auto in commercio e che può essere manuale, automatico o bi-zona. Entriamo adesso nel merito della questione e scopriamo come mantenere efficiente il climatizzatore auto .
Iniziamo col precisare che, proprio come avviene per una vettura, il climatizzatore auto prevede una manutenzione ordinaria e una manutenzione straordinaria .
Manutenzione ordinaria
La manutenzione ordinaria del condizionatore auto prevede essenzialmente la sostituzione dei filtri che hanno la funzione di purificare l’aria aspirata dall’esterno ed immessa nell’abitacolo. Tra questi, anche il filtro antipolline che, contrariamente a quanto si può pensare, blocca l’ingresso in auto non solo del polline ma anche di altre sostanze nocive. Di norma, la sostituzione di questi filtri dovrebbe essere fatta ogni 15.000 chilometri ma, le tempistiche possono variare in base alla frequenza di utilizzo del climatizzatore. Ci sono, infatti, alcuni automobilisti che lo utilizzano costantemente durante tutto l’anno: in questi casi la manutenzione ordinaria del climatizzatore auto dovrebbe avvenire con maggiore frequenza. A proposito di filtri è doveroso sottolineare che sul mercato esistono diversi filtri il cui prezzo di partenza è di circa 35 euro, tuttavia è possibile optare anche per filtri a carboni attivi che trattengono anche gas nocivi e maleodoranti. Per chi ha problemi di allergia, soprattutto in primavera, consigliamo di scegliere appositi filtri caratterizzati da uno strato antiallergico capace, appunto, di eliminare allergeni e batteri.
Manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinaria del climatizzatore auto riguarda, invece, il gas refrigerante che favorisce il raffreddamento dell’area. Si può intervenire con la sostituzione del suddetto gas o con il semplice rabbocco a seconda dei casi. Questo tipo di controllo va effettuato ogni 60.000 chilometri ma, dobbiamo precisare anche in questo caso che i tempi possono variare in base alla frequenza di utilizzo del condizionatore. Per capire quando è arrivato il momento di far controllare il gas refrigerante da un’officina specializzata, occorre fare attenzione a queste tre cose: innanzitutto alla velocità di raffreddamento dell’ambiente che a causa della mancanza di gas può avvenire più lentamente rispetto al solito. In secondo luogo, la presenza di odori sgradevoli dopo aver acceso il climatizzatore auto e, infine, la mancata emissione di aria fredda. I costi per la manutenzione straordinaria del impianto di climatizzazione auto partono da un minimo di 50 euro a salire. Tutto dipende dal tipo di intervento che occorre effettuare sul climatizzatore auto.
Climatizzatore auto: come mantenerlo in perfetto stato
Prima di procedere con la manutenzione del climatizzatore auto che, ricordiamolo, è di fondamentale importanza e non va assolutamente trascurata anche per salvaguardare la salute di chi utilizza spesso l’auto, è importante sottolineare che ognuno di noi attraverso delle “piccole accortezze” può mantenere il condizionatore auto in perfetto stato.
Pulizia abitacolo
Avete mai pensato che la polvere e la sporcizia accumulata all’interno dell’auto potesse finire nell’impianto di climatizzazione attraverso le bocchette? In caso negativo, vi consigliamo di mantenere l’abitacolo sempre pulito – nei limiti del possibile – per salvaguardare il climatizzatore auto ma soprattutto la salute dei passeggeri che rischierebbero di respirare aria poco sana.
Aria compressa per la pulizia del condizionatore auto
Un metodo infallibile per pulire il climatizzatore auto consiste nell’utilizzo dell’aria compressa che deve essere direzionata direttamente nelle bocchette per favorirne la pulizia. Si possono utilizzare semplici bombolette ad aria compressa acquistabili anche online o, addirittura, il compressore a corrente che, essendo più potente di una bomboletta, garantisce ovviamente una pulizia impeccabile.
Accendere regolarmente il condizionatore auto
La stragrande maggioranza dei proprietari di auto tende ad utilizzare il condizionatore solo in estate accendendo l’aria condizionata per difendersi dal caldo. In realtà anche durante i mesi più freddi è possibile utilizzare il climatizzatore auto come deumidificatore o per riscaldare l’abitacolo della vettura. Un uso regolare permette di mantenerlo pulito ed efficiente evitando l’accumulo di sporcizia.
Smontare le prese d’aria
Per un’accurata pulizia del climatizzatore auto, di tanto in tanto, è opportuno smontare le prese d’aria per pulire bene all’interno. La complessità di questa operazione varia da modello a modello e, nella maggior parte dei casi, non richiede competenze particolari quindi si può effettuare anche autonomamente senza l’aiuto di un carrozziere.
Igienizzazione climatizzatore auto
Abbiamo accennato in precedenza che viaggiare con un climatizzatore auto pulito è un aspetto positivo anche per la nostra salute e quella dei passeggeri. Infatti nei condotti del condizionatore si depositano spesso polvere e altri residui che, complice l’umidità, favoriscono il proliferare di batteri, muffe e alghe. Questi ultimi non sono di certo positivi per la nostra salute e, tra l’altro, causano anche cattivi odori che rendono gli spostamenti in auto poco piacevoli e più stressanti. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di spiegarvi come igienizzare il climatizzatore auto per il bene della vostra salute e del vostro olfatto. Esistono in commercio diversi igienizzanti per climatizzatore auto che assolvono sostanzialmente 3 importanti funzioni: detergente per rimuovere completamente lo sporco, anche quello più profondo. Deodorante per rilasciare nell’abitacolo aria fresca e profumata e igienizzante per neutralizzare residui organici e inorganici. Ogni igienizzante deve essere utilizzato seguendo attentamente le indicazioni riportate sul prodotto stesso o nel libretto illustrativo. Allo stesso modo, è importante consultare anche il libretto dell’auto per verificare se ci sono indicazioni specifiche raccomandate dal costruttore per quanto riguarda la sanificazione del climatizzatore auto . In linea di massima, il procedimento prevede l’inserimento di una sonda all’interno di ciascun bocchettone per erogare l’igienizzante nel circuito del climatizzatore auto. Attenzione, questa operazione va fatta a motore spento. Successivamente, occorre attendere circa 20 minuti per poi aprire tutti i vetri dell’auto ed accendere il climatizzatore dell’auto che deve essere impostato ad una temperatura alta – quindi caldo – per asciugare l’igienizzante inserito attraverso i bocchettoni.
Costi manutenzione condizionatore auto
Abbiamo già accennato quali sono i costi per la manutenzione del condizionatore auto che possono variare, ovviamente, in base ad una serie di fattori. Cercheremo di raccogliere qui tutti i prezzi di partenza precisando, tuttavia, che possono cambiare da una città all’altra e da un officina all’altra.
Un intervento di manutenzione ordinaria che, come abbiamo già visto prevede la sostituzione del filtro antipolline, può avere un costo che varia dai 50 ai 100 euro ma coloro che sono particolarmente bravi con il “fai da te” possono procedere autonomamente alla sostituzione del suddetto filtro sostenendo soltanto i costi di acquisto che partono da 35 euro a salire, in base alla qualità del prodotto. Per quanto riguarda, invece, la manutenzione straordinaria che prevede il rabbocco o la sostituzione del gas refrigerante, i costi possono variare da 30 a 100 euro in base anche al tipo di gas utilizzato. Veniamo adesso alle “noti dolenti” ossia al costo da sostenere nel caso in cu dovesse verificarsi un guasto del compressore . Il prezzo per la sostituzione varia dai 500 ai 700 euro, ma si può risparmiare qualche centinaio di euro se ci si accontenta di un compressore ricondizionato.
Climatizzatore auto: consigli utili
Sperando di essere stati abbastanza esaustivi nella spiegazione relativa alla manutenzione del climatizzatore auto, è giunto adesso il momento di fornire consigli utili per quanto riguarda l’utilizzo del climatizzatore in auto. Spesso si tende a pensare che il condizionatore sia utile soltanto in estate per proteggersi dal caldo e viaggiare più freschi grazie all’area condizionata. In realtà, il climatizzatore auto può essere utilizzato anche per ottenere una temperatura piacevole in inverno o per asciugare i vetri e risolvere il problema dell’appannamento. La differenza di temperatura tra l’interno dell’auto e l’esterno deve essere compresa, di norma, tra i 5 e gli 8 gradi per il bene della nostra salute. Infatti, gli sbalzi di temperatura quando si scende dall’auto possono essere causa di malanni e influenze. Un alto consiglio, già noto ma sempre disatteso, è quello di non direzionare direttamente i bocchettoni dell’aria direttamente sul viso. La posizione ideale è verso l‘alto per favorire la fuoriuscita dell’aria che può espandersi uniformemente all’interno dell’abitacolo. Un altro suggerimento che ci sembra doveroso riportare è relativo alla funzione “riciclo aria” che deve essere utilizzata con parsimonia e magari evitata nelle zone ad alto tasso di inquinamento. L’ultimo consiglio riguarda l’uso dell’aria condizionata in estate dopo aver lasciato l’auto parcheggiata sotto al sole: in genere, l’abitudine di tutti gli automobilisti è quella di impostare subito l’aria condizionata al massimo causando un inutile dispendio di tempo e carburante (si, l’uso del climatizzatore influisce sui consumi). La soluzione migliore è quella di abbassare tutti i vetri, spegnere il riciclo dell’aria e impostare l’aria condizionata al minimo. Dopo aver percorso qualche chilometro, si possono rialzare i vetri e lasciare la temperatura desiderata all’interno dell’abitacolo.
01 12 2020