Coronavirus: chiusi bar e negozi, aperti i benzinai

Nuovo provvedimento restrittivo per il contenimento del Coronavirus: chiudono negozi al dettaglio, bar e ristoranti, ma rimangono aperti i benzinai per gli spostamenti necessari e il traffico merci.
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Nuovo provvedimento restrittivo per il contenimento del Coronavirus: chiudono negozi al dettaglio, bar e ristoranti, ma rimangono aperti i benzinai per gli spostamenti necessari e il traffico merci.

Secondo quanto illustrato pochi minuti fa dal Presidente del Consiglio dei Ministri, l’Italia si deve preparare ad una ulteriore stretta alle misure di contenimento del contagio da Coronavirus. A partire dalla giornata di domani, infatti, saranno chiusi molti esercizi commerciali, ma al tempo stesso saranno garantiti i rifornimenti di carburante per i trasporti .

Carburanti garantiti: i benzinai rimangono aperti

La logica che sta alla base delle nuove chiusure è quello di un ulteriore giro di vite finalizzato a radicalizzare ancora di più il messaggio #iorestoacasa: agli italiani è esplicitamente richiesto di ridurre le uscite al minimo essenziale per l’approvvigionamento dei beni essenziali, ed è per questo motivo che parrucchieri, estetiste, ristoranti, vendita al dettaglio e bar vengono serrati per togliere occasioni di incontro e di contagio a coloro i quali ancora non avevano compreso la serietà del momento.

Nel giorno in cui l’OMS definisce “pandemia” la situazione in atto, Giuseppe Conte porta avanti una ulteriore restrizione fissando il prossimo aggiornamento al 25 marzo. Tra le attività garantite compaiono però i benzinai , perché la loro funzione è a questo punto del tutto essenziale per garantire la piena operatività del Paese.

Occorre ricordare infatti come, nonostante i movimenti dei privati cittadini siano stati limitati in modo estremo (come noto, è necessaria una autocertificazione per potersi spostare), il traffico merci continui a funzionare regolarmente per garantire gli approvvigionamenti ai negozi per i beni di prima necessità.

Tutti i servizi attivi

Questi i servizi che rimarranno attivi dopo questa ulteriore stretta a partire da giovedì 12 marzo:

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

A questi si aggiungono servizi alla persona quali lavanderie, tintorie e pompe funebri. La pubblicazione integrale del provvedimento nelle prossime ore consentirà di analizzare il tutto più nel dettaglio, ma il sospetto è che si vada verso una chiusura completa che comprende anche fabbriche e artigiani. Arrivando così ad un fermo completo dell’Italia, in attesa di una verifica statistica dei casi a fine marzo: solo a quel punto sarà possibile capire cosa succederà nelle prime settimane di aprile.

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11 03 2020
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