Tutte le vetture, per poter liberamente circolare su strada, devono necessariamente essere identificabili tramite la targa auto . Questo elemento è composto da una serie di numeri e cifre ed è assegnato in maniera univoca alla vettura al momento dell’immatricolazione
Targa auto proprietario
La targa auto è normalmente posizionata sia sul muso che sulla coda del veicolo così da identificare in maniera agevole il proprietario del mezzo. Nei motocicli, invece, la targa è posizionata esclusivamente sul lato posteriore .
La targa auto si rivela un elemento fondamentale in occasione di notifica di una multa. A prescindere se la contestazione avvenga nell’immediato o in modo differito, nel verbale redatto dagli agenti accertatori oltre al modello di vettura del trasgressore deve essere indicata con esattezza la targa automezzo pena l’illegittimità della multa.
Ogni targa auto dovrà riportare il medesimo numero o combinazione alfanumerica sia in quella applicata nella zona anteriore che in quella posteriore. Tutte le targhe sono realizzate per consentire una facile lettura anche nelle condizioni ambientali meno favorevoli da parte di persone o apparecchi automatici.
In alcuni Paesi come l’Italia, la targa è legata al veicolo e rimane associata a questo anche in caso di passaggio di proprietà, mentre in altri la targa automobilistica è legata al proprietario e può inoltre essere prevista la sua sostituzione a intervalli periodici.
In molti Stati, inoltre, il cambiamento della targa auto è associato alla prova del pagamento di una tassa oppure al permesso per un utilizzo speciale.
Le targhe possono essere fissate direttamente al veicolo oppure inserite all’interno di apposite cornici porta-targa, che ne permettono una più facile sostituzione. Queste cornici spesso presentano una bandella inferiore utilizzata solitamente per fini pubblicitari del concessionario o di un particolare centro di assistenza.
Se si ha la necessità di risalire al proprietario di un veicolo, sarà possibile venire a conoscenza di questa informazione mediante il numero di targa auto.
Questa informazione viene rilasciata dietro pagamento, ma si rivela particolarmente utile nel caso di sinistro stradale oppure per verificare l’esistenza di eventuali pignoramenti o fermi amministrativi in caso di acquisto di una vettura usata.
Per poter risalire al proprietario di un veicolo tramite la targa auto ci si potrà recare presso un ufficio provinciale ACI per chiedere una visura al Pubblico Registro Automobilistico nel quale sono effettuate le iscrizioni, le trascrizioni e le annotazioni relative agli autoveicoli, ai motoveicoli e ai rimorchi, in quanto “beni mobili registrati” secondo le norme previste dal codice civile, oppure si potrà effettuare questa richiesta tramite il sito internet dell’ACI.
Queste due modalità hanno dei costi decisamente abbordabili, mentre si dovrà pagare un prezzo superiore qualora si richieda l’assistenza di un’agenzia di disbrigo pratiche.
Targa auto rubata
In caso di perdita o di furto della targa auto si dovranno seguire alcune semplici indicazioni. In primo luogo l’intestatario della carta di circolazione deve farne denuncia agli organi di Polizia. Trascorsi quindici giorni dalla denuncia, senza che la targa auto sia stata ritrovata, è possibile chiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.
La richiesta può essere presentata dall’intestatario, o da una persona incaricata a uno Sportello Telematico dell’Automobilista quando si dispone del certificato di proprietà.
Contestualmente alla re-immatricolazione verrà rinnovata anche l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico.
La documentazione da presentare per richiedere la re-immatricolazione e la re-iscrizione al Pra della vettura è la seguente:
- modulo di richiesta di re-immatricolazione (mod. DTT2119) in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e dell’UMC;
- modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2, su cui indicare il codice fiscale dell’intestatario, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC);
- carta di circolazione;
- certificato di proprietà;
- in caso di furto, smarrimento o distruzione è necessario allegare la relativa denuncia presentata agli organi di pubblica sicurezza o una dichiarazione sostitutiva di aver reso denuncia con l’indicazione della data e del luogo dove è stata presentata;
- denuncia di smarrimento, furto o distruzione delle/a targhe/a resa alle autorità di Polizia o dichiarazione sostitutiva di resa denuncia;
- eventuale targa auto rimasta (in caso di furto, smarrimento o distruzione di una sola targa) o, in caso di deterioramento, targhe deteriorate;
- fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’intestatario;
- se il documento è redatto in lingua straniera, deve essere allegata una traduzione in lingua italiana (tranne i casi in cui esistono esenzioni stabilite da leggi o accordi internazionali) certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’intestatario, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato;
- se l’intestatario è una persona giuridica (società, ente, associazione, etc.): dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica;
- se l’intestatario è un cittadino extracomunitario residente in Italia: copia del permesso di soggiorno in corso di validità; oppure copia del permesso di soggiorno scaduto con allegata la copia della ricevuta postale attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rinnovo; oppure fotocopia del documento di identità e fotocopia della ricevuta attestante la presentazione dell’istanza di primo rilascio; oppure copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- se l’intestatario è un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei.
I costi da sostenere sono di 27 euro per gli emolumenti ACI, 32 euro per l’imposta di bollo per iscrizione al PRA, 10,20 euro di diritti e 32 euro per l’imposta di bollo per la reimmatricolazione. A questi, poi si deve aggiungere il costo della targa auto nuova stabilito dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri.
Targa auto personalizzata
Quando si parla di targa auto personalizzata spesso si fa molta confusione. Con questa terminologia non si intende la possibilità di far scrivere quello che si vuole sulla propria targa automobilistica, ma piuttosto la disciplina secondo cui la targa segue l’intestatario del veicolo e non la vettura.
In realtà è possibile scegliere una targa auto personalizzata con una combinazione alfanumerica preferita , ma questa deve sempre essere composta da due lettere, tre numeri ed altre due lettere finali e, pertanto, limita fortemente le possibilità di personalizzazione.
L’idea di istituire la targa auto personalizzata esiste da quasi nove anni e fu introdotta con la mini riforma del Codice della strada del 2010. Tuttavia da allora non è mai stato emanato il Dpr necessario come regolamento attuativo.
Recentemente, l’ex Ministro Toninelli aveva rispolverato questa idea ma, complice anche la caduta del precedente Governo Conte, tutto sembra essersi nuovamente arenato.
Nello specifico, l’idea prevista per la targa auto personalizzata consiste in questo: il soggetto che acquisterà una vettura nuova vedrà assegnata una targa auto che diventerà la sua personale da quel momento per i successivi 15 anni. Allo scadere di questo termine si dovrebbe chiedere il rinnovo della targa.
In caso di acquisto di una nuova vettura il l’acquirente manterrà la stessa targa auto , mentre in caso di acquisto di una vettura usata, la targa auto del mezzo resterà all’ex proprietario, mentre l’acquirente applicherà la targa auto quella che aveva sul suo veicolo precedente.
Se invece si venderà la vettura senza acquistarne un’altra, la targa auto dovrà essere consegnata alla Motorizzazione entro un anno dalla vendita.
Targa auto: come risalire all’anno di immatricolazione
Spesso può essere utile essere a conoscenza del numero di targa auto per risalire all’anno di immatricolazione. Questa informazione, ad esempio, può servire nel caso di acquisto di un veicolo usato per avere la certezza che l’anno di immatricolazione dichiarato corrisponda a quello effettivo.
Per poter verificare l’anno di immatricolazione si può consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate simulando la richiesta di pagamento di bollo auto. Basterà inserire il numero di targa auto e si otterranno varie informazioni tra cui l’anno di immatricolazione, il peso del veicolo ed i dati del proprietario.
Altro metodo, decisamente più complesso, è quello di verificare l’anno di immatricolazione tramite le prime due lettere che compongono la targa auto. Ogni anno, infatti, queste lettere vengono erogate dalla Motorizzazione in ordine alfabetico ed i lotti vengono poi distribuiti alle singole province in multipli di 1.000.
Una terza alternativa, decisamente più semplice, è data dalla consultazione del libretto di circolazione. In questo, infatti, sono indicate due lettere e due numeri che riguardano rispettivamente la provincia e l’anno di immatricolazione.
Targa auto rovinata
Spesso può capitare che la propria targa auto sia rovinata. Il deterioramento della targa, dovuto a numerosi fattori, può comportare una sanzione amministrativa che varia da un minimo di 41 ad un massimo di 168 euro.
Per evitare questo rischio, in presenza di una targa auto rovinata si dovrà procedere alla re-immatricolazione del veicolo seguendo le stesse indicazioni fornite in caso di furto o smarrimento della targa auto .
L’automobilista, in attesa della nuova targa auto potrà circolare apponendo un pannello a fondo bianco, di dimensioni e posizione identici a quelli della targa, in cui sono iscritti i dati numerici nella stessa sequenza di quelli originali così come stabilito dal Codice della Strada all’articolo 102 comma 3.
Targa auto: controllo
Al termine di questa guida possiamo quindi evidenziare come un controllo targa auto possa fornire numerose informazioni.
Andando sul sito web “Il portale dell’automobilista”, inserendo il numero di targa auto, si potrà ad esempio verificare la copertura assicurativa o il pagamento del bollo, controllare quando è stata effettuata l’ultima revisione o ancora scoprire la classe ambientale del veicolo.
Grazie alla targa auto ed ai numerosi servizi presenti sul web si potrà quindi conoscere ogni informazione della vettura che più interessa.
17 10 2019