FCA sta per ottenere il famigerato prestito da oltre 6,3 miliardi di euro, con i quali ha in mente di realizzare numerosi progetti per sviluppare l’industria delle auto facenti parte del gruppo. Di fatto, stando a quanto emerge, sappiamo che con tale somma si beneficerà della garanzia per l’80% proveniente da SACE; l’ente distributore del fondo invece, sarà la Banca Intesa Sanpaolo. Ovviamente uno degli obiettivi del colosso sarà quello di andar sempre oltre nel processo di elettrificazione delle vetture: ibride e full-electric quindi nel mirino.
FCA: motore ibrido made in Italy
A tal proposito, l’azienda ha comunicato che sta sviluppando un nuovo motore ibrido da portar a bordo delle Jeep Renegade e sulla Fiat 500X. Non parliamo di un Plug-In o un Full-Hybrid, ma di un Mild Hybrid ; sconosciuti ad oggi però, i dettagli di questa tecnologia. È lecito ipotizzar anche il FireFly in abbinata al sistema.
Il gruppo specifica anche l’arrivo delle nuove Ghibli e Levante di casa Maserati, proposte in motorizzazioni ibride. Invece le GranTurismo e le GranCabrio saranno proposte in modalità full-electric.
A ciò si somma il rumor che prevede un SUV in stile Alfa Romeo Tonale , più compatto e full-electric. Inoltre, proprio tale crossover sarà assemblato in Italia, precisamente nello stabilimento di Pomigliano con motorizzazioni ibride.
All’interno del nuovo piano industriale di FCA rientra anche la realizzazione della Fiat 500 elettrica a Torino e della MC20 Maserati a Modena. Si prevede un avvio dei lavori fra quest’anno e il prossimo, con completamento del tutto previsto per il 2022.
In Piemonte inoltre, sono stati avviati i primi investimenti per rimetter a nuovo lo stabilimento di Rivalta. FCA ha intenzione di produrre un impianto Solar Power Production Units con pannelli fotovoltaici, volto alla creazione delle batterie elettriche (Battery Hub) . Infine, citiamo come l’azienda che unisce diversi brand, ha avviato un progetto Vehicle-to-Grid a Mirafiori.
Sul versante della fusione con PSA, al momento tuto sembra procedere nonostante gli intoppi. Anche a seguito della richiesta di revisione degli accordi contrattuali fra ambo le parti, il processo sembra proseguire e il dirigente del gruppo francese pare essere sempre più certo e convinto dell’accordo firmato. Altresì, a detta di molti, tale fusione è oramai necessaria per lo sviluppo unificato di nuovi pianali al fine di velocizzare il processo di elettrificazione dei veicoli.
29 06 2020