Con l’avvio del “coprifuoco” in Lombardia, torna in auge quella che è l’autocertificazione . La Regione ha infatti scelto di avviare il divieto alla circolazione notturna, salvo motivazioni importanti, così da ridurre le occasioni di aggregazione che non siano regolamentate da una qualsivoglia linea guida. Cosa significa ciò? Semplicemente che dalle ore 23 alle ore 5 bisognerà restare nei propri appartamenti e chiunque si muoverà dovrà avere con sé un’autocertificazione che motivi la cosa.
Regione Lombardia, preparare le autocertificazioni
Si torna dunque ad uno strumento che, pur se ampiamente discusso durante il precedente lockdown primaverile, si è infine dimostrato pratico. Chi esce di casa in orari di divieto deve indicare su un foglio le proprie generalità e la motivazione della propria uscita, così da poter facilitare i controlli da parte delle autorità. L’autocertificazione non è obbligatoria : può essere compilata anche durante l’eventuale accertamento da parte delle autorità. Tuttavia averne una con sé velocizza e facilita in controllo, rendendo tutto più snello e rapido (a beneficio sia del cittadino che delle forze dell’ordine incaricate.
Al momento non è ancora disponibile un modulo precompilato , ma un foglio in carta libera sarà comunque ovviamente accettato. Con ogni probabilità nelle prossime ore la Regione Lombardia rilascerà un modulo che possa valere da autocertificazione per tutti, da compilarsi per i singoli casi, da stampare e portare con sè. Stessa cosa farà quindi la regione Campania, la seconda in ordine di tempo ad aver chiesto la chiusura notturna. La speranza è che in questa occasione si possa almeno avere un modulo valido anche a distanza di tempo, senza continue modifiche in virtù di richiami normativi che cambiano di volta in volta invalidando i fogli precedenti già stampati.
L’autocertificazione sta per tornare, insomma: lo strumento è semplice ed alla portata di tutti, quindi ogni ipotesi di app o altro è stata evidentemente messa da parte in virtù della facilità con cui il foglio di carta assolve al problema. Ogni ragionamento sullo spreco della carta è messo temporaneamente da parte in virtù del pragmatismo che richiede il momento, ma resta questo un vulnus che a livello organizzativo non si è ancora riusciti ad aggirare: ci sarà tempo e modo dopo la prossima emergenza, con la quale dovremo convivere fino alla prossima stagione calda.
20 10 2020