Dopo tanta attesa è arrivata la comunicazione che molti italiani stavano aspettando: da oggi è ufficiale la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti riguardanti Superbonus e Sismabonus, ossia il famigerato “110% ” per la riqualificazione degli edifici. Il Ministero dello Sviluppo Economico nella propria introduzione esplicita però anche un passaggio ulteriore, destinato ad avere un inevitabile riscontro in termini di mobilità elettrica sul territorio italiano:
Si tratta di misure che hanno l’obiettivo di favorire gli interventi di efficientamento energetico e antisismici, nonchè l’installazzazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
I provvedimenti ministeriali pubblicati definiscono i requisiti tecnici che consentono di accedere alle agevolazioni fiscali e mettono nero su bianco ogni dettaglio relativo a modulistica, trasmissione dell’asseverazione, regolamenti e tutto quanto necessario per poter accedere al bonus. Grazie a questa pubblicazione il tanto anelato 110% è ora realmente a portata di mano: i lavori potranno generare una detrazione fiscale pari al 110% della spesa complessiva o una cessione del credito all’azienda che eseguirà i lavori, di qui il grande interesse per quella che è una grande opportunità per molti.
Superbonus: non solo edilizia
Ma è una grande opportunità anche per una ragione sociale. Il Superbonus, infatti, contempla lavori quali il cappotto termico, la sostituzione di infissi e caldaie e gli impianti fotovoltaici. L’obiettivo è dunque anche e soprattutto in ottica “green”, con una ricaduta diretta nelle tasche del titolare dell’edificio ed una ricaduta indiretta su emissioni, clima e politiche energetiche nazionali. All’interno di tutto ciò rientra anche la spesa per la ricarica dei veicoli elettrici: l’impianto, in sinergia con il fotovoltaico, può abbattere i consumi e la spesa per la mobilità privata di chi sceglierà questo tipo di investimento.
Entro pochi mesi, insomma, vedremo un numero crescente di case con una maggior efficienza energetica, con un migliorato profilo in termini di produzione elettrica e con un impianto di carica per auto elettriche a disposizione. A quel punto il ciclo virtuoso per la creazione di un nuovo bacino di utenti pronti a passare all’auto elettrica sarà innescato, stimolando nuovi investimenti in auto, colonnine e servizi correlati.
Il Superbonus 110% è destinato ad avere un grande impatto sull’edilizia, ma non si sottovaluti l’impatto che potrebbe avere anche sulla mobilità: dotarsi di una colonnina di ricarica e di relativo impianto fotovoltaico non può che essere il primo passo verso una nuova sensibilità in tal senso. Ma a parlare saranno i dati: se tra qualche mese gli sforzi degli italiani saranno indirizzati soltanto verso altri interventi, allora il problema non sarà tanto infrastrutturale, quanto culturale.
Parlino i dati e nel frattempo sia dato il benvenuto al tanto atteso Superbonus. Chiunque fosse interessato si consigli con un professionista: si tratta di una opportunità di grande impatto, ma con non poche complicazioni tecniche e burocratiche da affrontare in fase preliminare.
06 10 2020