Quando si parla di certificato anamnestico si intende una particolare tipologia di certificato medico contenente informazioni sullo stato di salute psicofisico di un soggetto.
Il certificato anamnestico viene rilasciato in tutti i casi previsti dalla legge per i quali è necessario determinare se il soggetto presenta particolari patologie o condizioni fisiologiche che potrebbero ostacolare o influire sullo svolgimento di attività di vario tipo.
Il certificato anamnestico può essere rilasciato sia dal medico di famiglia che da uno specialista a seconda del motivo per cui il certificato viene richiesto, previa accurata indagine del soggetto ed eventuale visita medica.
Certificato anamnestico patente
Per poter conseguire la patente di guida, ed ottenere il rinnovo della stessa, è richiesta la presentazione del certificato anamnestico . Questo documento certifica l’idoneità del soggetto richiedente al conseguimento, o al rinnovo, della licenza di guida.
L’obbligo del certificato anamnestico è stato introdotto con Legge 29 luglio 2010 n. 120 ed il comma 2-ter dispone come ai fini dell’accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di qualunque categoria, l’interessato debba esibire apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici.
Il certificato anamnestico, quindi, è il documento che viene rilasciato a seguito di esami specifici e che attesta l’estraneità del soggetto all’uso di droghe, all’abuso di alcol ed alla sofferenza di patologie che potrebbero renderlo inidoneo alla guida.
Questo documento, quindi, si rivela di particolare importanza perché esclude la presenza di impedimenti che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità propria e altrui alla quando si trova guida di un veicolo.
Tra le patologie che potrebbero comportare l’impossibilità di conseguire la patente di guida si segnalano il diabete mellito, problemi cardio-circolatori, epilessia, patologie uro-genitali, patologie del sangue, patologie articolati, patologie psichiche, patologie neurologiche, patologie endocrine, problemi alla vista e dipendenza da alcol e droghe.
La presenza di una di queste patologie non impedisce a priori il conseguimento della patente di guida ma sarà il medico di competenza a stabilire se il soggetto richiedente potrà essere considerato idoneo o meno alla guida di un veicolo.
Certificato anamnestico: si paga? Qual è il costo?
Il certificato anamnestico, come abbiamo visto, si rivela fondamentale per poter ottenere l’idoneità al conseguimento della patente di guida.
Per poter ottenere il rilascio del certificato anamnestico sarà necessario portare la seguente documentazione : la richiesta di visita medica, i dati anagrafici, i dati anamnestici, l’indicazione della tipologia di patente per cui si richiede la visita medica, un documento di riconoscimento, il certificato anamnestico redatto dal medico di famiglia in data non anteriore ai tre mesi precedenti (solo in caso di primo rilascio ed in caso di primo rinnovo di patente), tre fotografie (solo in caso di prima richiesta del certificato), e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali.
Il rilascio del certificato anamnestico non è gratuito, ma la spesa richiesta per ottenerlo non è assolutamente proibitiva e varia a seconda di dove si faccia la richiesta.
Se ci si rivolge ai medici legali delle Asl gli importi variano in base alle Regioni ma solitamente il totale da corrispondere oscilla da 20 a 30 euro. A questa cifra, poi, vanno aggiunti 16 euro per la marca da bollo da apporre sul documento oltre al costo della certificazione del medico di famiglia in caso di rilascio patente o primo rinnovo.
Qualora ci si rivolga ad uno dei medici abilitati dal Ministero della Salute, si dovrà corrispondere un importo di 30 euro. Il pagamento dovrà essere effettuato sul conto corrente dell’ufficio USMAF che effettua la prestazione.
In caso di rinnovo della patenta di guida, per ottenere il certificato anamnestico, oltre all’importo pari a 30 euro si dovranno versare 10,20 euro sul conto corrente 9001 intestato al ministero delle Infrastrutture e trasporti e 16 euro sul conto corrente 4028 del Dipartimento trasporti terrestre.
Più elevata, invece, la spesa da sostenere qualora ci si rivolga al proprio medico di famiglia. Non esiste un tariffario ufficiale, ma in alcuni casi è possibile spendere anche 100 euro per ottenere il certificato anamnestico.
Certificato anamnestico: chi lo rilascia? Medico curante, ASL
Come abbiamo visto in precedenza, il certificato anamnestico può essere rilasciato sia dalle ASL territorialmente competenti che dal proprio medico di famiglia oppure dai medici del Ministero della Salute abilitati.
Per poter ottenere il certificato anamnestico è necessario quindi procedere alla richiesta di visita medica tramite la compilazione di un apposito modulo che dovrà essere redatto alla presenza del medico o del personale tecnico. Il richiedente dovrà indicare i propri dati anagrafici, che verranno verificati mediante controllo del documento di identità, e compilare un questionario anamnestico.
Il medico cui ci si deve rivolgere per il rilascio del certificato anamnestico può essere diverso in funzione della causa che ha reso necessario richiedere il documento in questione. Le linee guida sono fornite dalla normativa vigente.
In alcuni casi, la legge stabilisce come il certificato anamnestico debba essere rilasciato solo in seguito all’esecuzione di accertamenti clinico-tossicologici, allo scopo di determinare se il soggetto faccia uso od abusi di sostanze quali alcool, sostanze stupefacenti e sostanze psicotrope.
I dati riportati sul certificato anamnestico, oltre a quelli anagrafici del soggetto richiedente, saranno anche quelli relativi all’oggetto della certificazione, la presenza attuale e pregressa o l’assenza di patologie e disturbi che possano costituire un pericolo e possano rendere l’individuo incapace di svolgere l’attività per cui il certificato anamnestico è richiesta, la presenza pregressa di condizioni di dipendenza da sostanze soggette ad abuso, i dati del medico che effettua la visita, data e firma.
Certificato anamnestico: validità. Quanto dura?
Il certificato anamnestico ha una validità di novanta giorni decorrenti dalla data di redazione da parte del medico.
Per poter essere valido il certificato anamnestico deve essere privo di correzioni e abrasioni, poiché potrebbero essere indice di una possibile contraffazione , essere compilato con una grafia che sia comprensibile in maniera tale da evitare qualsivoglia tipo di errore di lettura o equivoco, essere redatto utilizzando una terminologia chiara che non lasci spazio a dubbi di alcun genere ed infine, se previsto dalla legge, essere compilato su una modulistica specifica ed eventualmente accompagnato da altri documenti necessari ad attestare l’idoneità del richiedente.
Qualora il medico commetta un errore nella compilazione del certificato anamnestico è possibile effettuare delle correzioni, ma per poter essere accettate e ritenute valide devono essere indicate a chiare lettere e controfirmate dallo stesso medico.
Al fine della validità del documento, il medico deve redigere il certificato anamnestico basandosi solo su constatazioni dirette, attraverso una visita medica condotta personalmente o basandosi su referti medici.
Certificato anamnestico rinnovo patente
Il certificato anamnestico viene rilasciato non solo per il conseguimento della patente di guida ma anche in caso di rinnovo .
Al termine della visita medica effettuata nell’ambulatorio dell’Unità Territoriale dell’USMAF-SASN, il dirigente medico in servizio, qualora non riscontri patologie invalidanti o che comunque precludano il giudizio di idoneità, redigerà il certificato anamnestico che attesta il possesso dei requisiti psico-fisici minimi per ottenere il rilascio, il rinnovo o la conferma di validità, della patente di guida.
Una volta completata la visita, il certificato anamnestico verrà rilasciato immediatamente.
Di seguito riportiamo il comma 2-ter della Legge 29 luglio 2010 n. 120 quale utile riferimento normativo in materia di certificato anamnestico: “Ai fini dell’accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di qualunque categoria, ovvero di certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB, l’interessato deve esibire apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici le cui modalità sono individuate con decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri ”.
17 10 2019