Conseguire la patente di guida è un momento importante nella vita di ogni automobilista perché finalmente si acquisisce la propria indipendenza e non si è costretti a chiedere passaggi a familiari o amici per raggiungere i luoghi di interesse. Il nostro Codice della Strada stabilisce dei limiti per i neopatentati di durata temporale entro i quali i guidatori sono considerati ancora neopatentati. Scopriamo quali sono.
Neopatentati: cosa prevede l’esame
Il superamento della prova teorica e della prova pratica dell’esame di guida consente di ottenere la patente per poter circolare su strada.
L’esame teorico si svolge secondo un metodo informatizzato. Il candidato dovrà rispondere a 40 quesiti senza commettere più di 4 errori. Il tempo concesso per la compilazione del questionario è di trenta minuti e viene visualizzato sullo schermo in modalità conto alla rovescia.
Il candidato dovrà toccare per ciascuna risposta il cerchio sullo schermo con all’interno la lettera “V” o “F” a seconda che consideri quella proposizione vera o falsa e potrà navigare all’interno della propria scheda d’esame passando da una domanda ad un’altra, cambiare le risposte date e visualizzare la schermata di riepilogo di tutte le domande con le relative risposte attribuite.
Terminata la compilazione del questionario, si dovrà confermare le risposte date nella schermata di riepilogo. Una volta premuto il tasto di conferma la prova viene considerata definitivamente terminata e non si potranno apportate correzioni.
Se si supera la prova teorica si riceve il foglio rosa , documento grazie al quale ci si potrà esercitare alla guida su strada, sempre in presenza di un soggetto in possesso della patente di guida da almeno 10 anni, e prepararsi alla prova pratica.
Tra la prova teorica e quella pratica deve intercorrere un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni . La validità del foglio rosa, invece, è pari a 6 mesi.
L’esame pratico ha una durata di 40 minuti durante i quali l’esaminatore deve verificare la capacità del conducente di prepararsi ad una guida sicura, la capacità del candidato di effettuare manovre ed infine il comportamento nel traffico.
Se anche la prova pratica viene superata brillantemente si potrà conseguire la patente di guida ma si dovranno rispettare dei limiti previsti dal Codice della Strada.
Neopatentati: i limiti del primo anno
Una delle novità introdotte negli scorsi anni che ha fatto particolarmente discutere è stata quella inerente il limite di potenza delle vetture destinate ai soggetti neopatentati.
Il nostro Codice della Strada ha previsto all’articolo 117 comma 2 bis come i titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non possano condurre autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kw/t .
Nel caso di veicoli di categoria M1, cioè quelli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente, si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW.
Pertanto tutti quei soggetti che avranno conseguito la patente di guida da meno di un anno non potranno mettersi al volante di vetture con una potenza di 75 CV/tonnellata.
Il limite imposto dal Codice della Strada è stato fortemente criticato, al momento della sua introduzione, da tutte quei nuclei familiari in possesso di vetture con un rapporto kW/t superiore a quelle previsto. La necessità di dover acquistare una vettura da destinare ad un neopatentato per un solo anno è stata aspramente contestata, ma il legislatore non ha compiuto alcun passo indietro.
La scelta di imporre questo limite, infatti, è stata presa in nome della sicurezza stradale . Affidare ad un soggetto con poca esperienza di guida un veicolo particolarmente potente avrebbe aumentato la possibilità del verificarsi di un incidente a causa dell’alta velocità.
Quindi, alla conclusione di questo primo punto, secondo l’articolo 117 comma 2 bis del Codice della Strada, si è considerati neopatentati per il primo anno dal conseguimento della licenza di guida.
Neopatentati: i limiti dei primi tre anni
Il nostro Codice della Strada ha poi previsto limiti neopatentati per una durata di tre anni dal conseguimento della patente di guida.
L’articolo 117 comma 2, infatti, dispone che per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria A2, A, B1 E B non è consentito il superamento della velocità di 100 km/h per le autostrade e di 90 km/h per le strade extraurbane principali.
Alla luce di questa disposizione, quindi, non si è considerati neopatentati soltanto nel primo anno dal conseguimento del documento, ma nel corso dei primi tre anni dal superamento dell’esame.
Anche in questo caso la volontà del legislatore è stata dettata da ragioni di sicurezza . Un neopatentato, infatti, non può avere la stessa esperienza al volante di un soggetto con parecchi anni di guida alle spalle e pertanto, quando si troverà ad affrontare tratti autostradali o strade extraurbane principali, dovrà mantenere una velocità massima inferiore a quella prevista per tutti gli altri soggetti così da non provocare rischia alla propria ed alla altrui incolumità.
Le sanzioni previste in caso di violazione del dettato dei commi 2 e 2 bis dell’articolo 117 sono piuttosto severe. In caso di violazione dei limiti di velocità previsti per i neopatentati, o qualora il neopatentato venga fermato alla guida di una vettura con un rapporto kW/t superiore a 55, sarà applicata la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 152 a 608 euro oltre la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due ad otto mesi.
Neopatentati: tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza
Altro limite severo imposto dal nostro Codice della Strada ai neopatentati è quello relativo alla guida in stato di ebbrezza.
Purtroppo capita frequentemente di assistere ad incidente stradali causati da giovani che si mettono al volante dopo aver alzato il gomito.
Se per i soggetti che hanno conseguito la patente da più di 3 anni è possibile condurre la propria vettura purché non si superi il tasso alcolemico di 0,5 grammi/litro, per i soggetti minori di 21 anni e per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni il tasso di tolleranza è pari a zero. Pertanto i neopatentati non potranno in alcun modo bere alcol prima di guidare la propria auto.
Le sanzioni previste dal nostro Codice della Strada sono particolarmente, e giustamente, severe e variano a seconda della concentrazione di etanolo nel sangue. Fino a 0,5 g/l la multa oscillerà da un minimo di 155 ad un massimo di 624 euro oltre alla decurtazione di 5 punti sulla patente, mentre se il tasso alcolemico sarà superiore a 0,5 g/l le sanzioni saranno aumentate di un terzo.
Qualora il tasso alcolemico sarà superiore a 0,8 g/l, le sanzioni potranno essere aumentate da un terzo fino alla metà, mentre in caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, è prevista la revoca della patente.
Ai neopatentati che dovessero essere sottoposti a controlli e dovessero essere trovati con un tasso alcolemico anche minimo verrà decurtato il doppio dei punti dalla patente di guida.
20 12 2019