Le indicazioni provenienti dal Governo sono chiare: non ci sarà un’inversione nelle strategie di contenimento della pandemia almeno fino a Pasqua, quando la rivalutazione dei dati relativi al contagio potranno consentire nuove valutazioni sul rapporto tra spostamenti e Coronavirus. Fino a quel momento la pressione delle autorità di vigilanza dovrà rimanere massima ed i numeri testimoniano una situazione sulle strade che continua a rimanere tesa.
3,4 milioni di controlli già eseguiti
Da alcuni giorni alle denunce si è sostituita la sanzione, misura pensata per rendere più immediate le conseguenze e più forte la pressione psicologica su chi si sposta senza una stretta necessità. Sebbene non sia stata esplicitata la cifra raccolta con queste sanzioni (annunciate da Giuseppe Conte in diretta nei giorni scorsi per massimizzare il loro potere persuasivo), ad oggi si contano ormai 15863 trasgressioni immediatamente contestate per una cifra minima di circa 6 milioni di euro (va ricordato come il pagamento immediato comporti uno sconto del 30%, con sanzioni previste che vanno da un minimo di 400 ad un massimo di 3000 euro).
Complessivamente sono 3,4 milioni i controlli eseguiti sulle strade e anche dopo la conversione delle denunce in sanzioni pecuniarie si è continuato a registrare un quantitativo costante di denunce per dichiarazione fasulla sulla certificazione o per spostamenti sulle strade nonostante si fosse in regime di quarantena.
Il lavoro della Polizia di Stato va anche oltre: centinaia di denunce sono state registrate negli ultimi giorni per esercenti non in regola con le norme per il contenimento del contagio, il che ha portato anche alla chiusura di decine di punti vendita su tutto il territorio nazionale.
30 03 2020