Da poche ore è stata pubblicata una intervista che il CEO Volkswagen, Herbert Diess, il quale ha rilasciato importanti dichiarazioni ai microfono del Frankfurter Allgemeine a proposito del futuro del proprio gruppo. Le sue sono parole che non parlano tanto di Volkswagen in sé, quanto del ruolo del gruppo in un contesto estremamente cangiante a seguito tanto della pandemia, quanto della situazione geopolitica, quanto ancora nella prospettiva di un arrivo della Apple Car sul mercato dell’automotive.
Volkswagen non teme Apple
Quest’ultimo punto è particolarmente importante poiché Diess ha parlato molto chiaramente a proposito delle prospettive Apple: semplicemente, Volkswagen non ha alcun timore circa le ambizioni di Cupertino . Secondo Diess l’ipotesi di vedere Apple nel mondo dell’auto ha molto senso perché il gruppo ha già forti competenze in quanto a software, hardware, sensori e batterie. Ciò però non significa che per Apple il successo sia assicurato, anzi. Inoltre non significa neppure che il percorso sarà facile. Il CEO del gruppo tedesco, insomma, sente che le spalle del gruppo sono ad oggi sufficientemente coperte: ci sarà tempo e modo per parare i colpi eventualmente in arrivo dalla Silicon Valley.
Secondo Diess un accordo con una casa produttrice è un passo fondamentale, senza il quale Apple sarebbe priva delle necessarie competenze in troppi ambiti. Inoltre il mercato automotive non è come altri mercati e non basta presentare un buon prodotto per essere immediatamente dirompenti e “game changer“.
Quel che Diess sicuramente conosce, ma che si bada bene di nominare, è il modo in cui il mercato a suo tempo accolse l’iPhone. Palm sminuì il tentativo, Microsoft ci rise su, Nokia sentenziò che nessuno avrebbe mai voluto un telefono senza tasti: la storia successiva è nota a tutti. Il CEO Volkswagen, forte di questa esperienza, si bada bene dal deridere il tentativo di Apple, che ritiene anzi lecito e giustificato. Ma gli accordi con Hyundai non sembrano essere imminenti e quel che oggi può sembrare rivoluzionario entro un paio d’anni potrebbe già essere una novità di portata modesta.
Volkswagen, insomma, “non ha paura“. Questo non significa sminuire quel che l’Apple Car potrà essere o diventare, ma significa che non c’è un pericolo imminente a cui badare, ma semmai un mercato da interpretare nel migliore dei modi affinché l’arrivo di Apple possa essere assorbito senza colpo ferire.
15 02 2021