Dopo aver visto l’incentivo per tutti coloro che hanno un ISEE inferiore a 30.000 euro annui, sta per arrivare un’altra novità positiva per quanto concerne le auto a corrente . Sappiamo infatti che, molto spesso, le macchine a corrente non si possono ricaricare in autostrada per via dell’assenza di colonnine dedicate. Forse ora il problema sparirà del tutto. Come? Molto semplice: la Commissione Bilancio della Camera ha appena approvato un emendamento che sembra riguardare l’installazione delle suddette colonnine in autostrada.
Colonnine EV in Autostrada: sì, ogni 50 km
Si evince che l’obiettivo del Governo è quello di consentire l’utilizzo delle colonnine smart per ricaricare il proprio veicolo durante i viaggi autostradali. Se ci pensate, per caricare una macchina – fatta eccezione per pochi rari casi – occorre uscire dall’autostrada e rientrare e si perde tantissimo tempo in più. Presto però, si potrà godere della ricarica anche negli autogrill. Si prevede una distribuzione capillare con stazioni di rifornimento ogni 50 km.
Questa Legge sarà approvata presto. Non appena avverrà, le concessioni che agiscono in Italia dovranno dichiarare quali saranno le colonnine che vogliono installare e dove. A tal proposito, specifichiamo che tutte avranno una potenza superiore ai 22 kW. Se entro 180 giorni le colonnine non verranno installate, Autostrade per l’Italia dovrà scegliere un operatore terzo. L’Onorevole Giuseppe Chiazzese spiega a tal riguardo:
Il termine per l’installazione dei punti di ricarica di potenza elevata è di 180 giorni e nel caso i concessionari non provvedano, chiunque ne faccia richiesta si può candidare per installarle. In questo caso il concessionario dovrà pubblicare entro 30 giorni una manifestazione d’interesse volta a selezionare l’operatore sulla base di caratteristiche tecniche e commerciali che valorizzino efficienza, qualità e varietà dei servizi proposti.
L’obbligo di installare le colonnine in autostrada era già stato posto a carico dei concessionari dal decreto legislativo 257 del 2016 e il termine ultimo per adempiere era il 31 dicembre 2020. Purtroppo in questi anni sono stati installati pochissimi punti di ricarica (l’unica autostrada Italiana in cui si può viaggiare tranquillamente con un veicolo elettrico ad oggi è la A22 del Brennero) e questo ci ha spinto a correre ai ripari fissando tempi certi e l’obbligo di affidare il compito a terzi in caso di inadempienza. Superiamo finalmente una situazione di stallo senza prevedere penali, che avrebbero avuto soltanto l’effetto opposto di allungare i tempi con interminabili contenziosi.
21 12 2020