L’Italia è il primo Paese europeo per la presenza di veicoli a metano sul territorio, ma fino ad oggi non ha potuto consentire il rifornimento self-service. Ora però le cose sono cambiate, e sarà possibile fare il pieno di gas metano in autonomia per via di un decreto congiunto approvato nel mese di marzo 2019 dei ministeri dell’Interno e dello Sviluppo economico. L’unica condizione per gli utenti del servizio è quella di registrarsi in una specifica banca dati e di essere ben informati sulle modalità ed i rischi dell’operazione del rifornimento fai da te.
Cosa fare per diventare indipendenti nel rifornimento di metano
Analizziamo, passo passo, cosa si deve fare per diventare autonomi e non essere più dipendenti dagli orari delle stazioni di servizio. Intanto bisogna registrarsi sul sito www.iovadoametano.it, e per l’operazione è sufficiente essere in possesso dell’indirizzo e-mail e di una password. La casella di posta elettronica è fondamentale per ricevere un codice attraverso il quale si può confermare la registrazione e, cosa importante, accedere al tutorial, per capire come effettuare il rifornimento in sicurezza, e cosa fare nel corso di un’eventuale situazione di emergenza. Sembra un passaggio di poco conto e invece è fondamentale per maturare la tanto agognata abilitazione.
Le condizioni fondamentali per effettuare il rifornimento di metano in autonomia
Per poter procedere all’operazione bisogna avere un veicolo dotato di connettore UN-ECE R110 ed effettuare il pagamento elettronico in modo che il sistema risalga all’identità dell’utente. Per qualche momento poi, si dovrà abbandonare lo smartphone, perché utilizzarlo durante il rifornimento è una pratica vietata, ricordarsi di spegnere l’auto e, ovviamente, non fumare, il divieto riguarda anche le sigarette elettroniche. Per i meno attenti le varie regole saranno evidenziate anche su dei cartelli nelle vicinanze delle stazioni di erogazione, i quali riporteranno anche le indicazioni per le situazioni di emergenza. Comunque, ci sarà un addetto preposto ad intervenire in caso di pericolo, oppure un sistema di videosorveglianza che consenta al gestore di tenere la situazione sotto controllo ed un sistema di comunicazione da remoto per chiamare i soccorsi.
19 11 2020