Dopo la Brexit, il Regno Unito si prepara a dire addio anche alle vetture dotate di motore termico. E’ stato infatti il premier Boris Johnson , in occasione della presentazione a Londra del programma della 26esima Conferenza delle Parti della Convenzione Onu sui cambiamenti climatici, a dare questo annuncio shock.
Stop alle vendite anticipato di 5 anni
Il programma previsto per il Regno Unito aveva fissato come data per lo stop alle vendite delle auto dotate di motore termico, quindi non solo le vetture benzina e diesel ma anche le mild hybrid e le plug-in hybrid , il 2040.
Johnson, però, ha voluto anticipare di 5 anni questo divieto fissando il 2035 quale data per vietare la vendita di veicoli anche in minima parte inquinanti.
La strategia dell’ex sindaco di Londra è quella di rispettare il target già fissato delle zero emissioni entro il 2050. Il Primo Ministro inglese ha giustificato così questa decisione: “Fissando i nostri piani per l’ambizioso obiettivo delle emissioni zero entro il 2050 sollecitiamo tutti ad unirci a noi. Dobbiamo proteggere il nostro pianeta e la Gran Bretagna è orgogliosa di questa missione. Dobbiamo fare del 2020 un anno di svolta sul riscaldamento globale, l’anno in cui scegliere un futuro più pulito e più verde per tutti “.
Le critiche del settore auto
La decisione inattesa di Johnson di fermare le vendite di auto dotate di motore benzina , diesel o ibrido, ha scatenato le ire dei rappresentanti del settore auto.
Mike Hawes, CEO di SMMT, la società dei produttori e commercianti di automobili britannica ha commentato: “Dobbiamo sapere come il governo intende realizzare i suoi obiettivi in modo sostenibile, in modo da salvaguardare l’industria e l’occupazione. Se il Regno Unito vuole guidare l’agenda globale per le emissioni zero c’è bisogno di un mercato competitivo per incoraggiare i costruttori a produrre e vendere qui. Una data, senza un piano, semplicemente distruggerà valore”.
La SMMT avrebbe preferito un confronto preliminare con Boris Johnson per discutere in anticipo di questa decisione, piuttosto che venire a conoscenza della scelta del premier nel corso della conferenza di presentazione di Londra. La critica principale, poi, è stata mossa verso la decisione di fermare la vendita dei veicoli ibridi che stanno richiedendo notevoli investimenti da parte di tutti i costruttori.
La società dei produttori e commercianti di automobili del Regno Unito, infine, ha criticato aspramente l’assenza di alcun tipo di agevolazione finanziaria per tutte le aziende automobilistiche presenti sul territorio.
05 02 2020