Che il mondo dell’auto stia attraversando un momento complesso è cosa nota. Che il settore dedicato alle auto elettriche stenti ancora a decollare lo è altrettanto. I costi di acquisto e le lungaggini burocratiche per l’installazione di una colonnina di ricarica sono soltanto alcuni dei deterrenti di questo mercato.
Ad entrare a gamba tesa in questo argomento è stato il ministro dell’ambiente, Sergio Costa , nel corso di una interessante intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Auto elettriche: la proposta del ministro Costa
Attualmente sono in vigore incentivi governativi particolarmente premianti per chi decide di rottamare una vettura con parecchi anni sulle spalle per passare ad un’auto elettrica. Il bonus introdotto lo scorso anno prevede vari scaglioni sino ad arrivare al tetto massimo di 5 mila euro di sconto.
Il ministro Costa è intervenuto proprio sul bonus degli incentivi proponendo di aumentare la soglia sino a 15 mila euro . Perché questa dichiarazione? Per cercare di ingolosire chi vorrebbe acquistare un’auto elettrica ma è ancora frenato dall’alto prezzo del cartellino.
Oggettivamente, però, un bonus pari a 15.000 euro per la rottamazione di un veicolo e l’acquisto di un’auto elettrica sembra davvero uno sproposito…
Auto elettriche: le lungaggini burocratiche
Il ministro dell’ambiente è intervenuto anche sui numerosi passaggi richiesti per tutti quei soggetti che vogliono installare una colonnina di ricarica .
Secondo il ministro: “Per mettere una colonnina per la ricarica di un mezzo elettrico, non è possibile siano necessarie tra le 11 e le 18 autorizzazioni amministrative. Un Paese così è ingessato…Io come ministero sono come il prezzemolo tra gli altri. Devo fare in modo che in campo ambientale si tengano salde le tutele, ma devo anche agire per cambiare il sistema“.
Costa ha parlato del dopo Fase 2 e del lavoro che sta svolgendo il proprio ministero che dovrà servire a dare una scossa allo sviluppo. Le parole chiave del testo attualmente noto come “Norma Semplificazione” saranno semplificazione, velocizzazione e sburocratizzazione.
Le intenzioni del ministro sono certamente lodevoli, ma riuscirà ad imporsi su quella burocrazia che ha da sempre complicato la vita ad imprese e cittadini nel nostro Paese?
15 04 2020