In Germania il Governo vuole raddoppiare a 6000 € il contributo federale per chi acquista veicoli full-electric con piattaforma BEV o ibridi Plug-In con piattaforma PHEV aventi un prezzo massimo di 40.000 €. Escluse dal provvedimento però appaiono – oltre alle auto con motorizzazioni a benzina o diesel – anche le mild hybrid e le full hybrid.
Auto elettriche: non è tutto oro quel che luccica
Sicuramente non parliamo della rottamazione prevista dalle case produttrici, ma di una serie di bonus pensati per la mobilità ecosostenibile. Lo scorso mercoledì sera i partner Cdu e Spd hanno stipulato un accordo al fine di spingere ancor di più sull’acceleratore lo sviluppo delle auto elettriche all’interno del mercato tedesco. Grandi esclusi da questa manovra appaiono i veicoli a benzina e diesel.
Si prevede infatti un raddoppio – da 3000 a 6000 euro ad personam – per usufruire del contributo federale per l’acquisto di mezzi BEV o PHEV aventi un costo totale di non oltre 40.000 €; come accennato in calce, vengono tagliate fuori anche le ibride che non si ricaricano alla spina (Mild e Full hybrid).
Sommando i 6000 € proposti dal Governo ai 3000 € di incentivi per la rottamazione proposti dalle case automobilistiche, si arriva a sconti che superano i 9000 €, portando quindi le auto elettriche ad un prezzo “umano” e più che concorrenziale con le rivali aventi motori endotermici.
Penalizzati i modelli premium elettrici con prezzi di vendita superiori ai 65.000 €; di fatto in questo caso lo sconto è di soli 5000 €, fra Stato e incentivo del produttore.
A trarne vantaggio sono sicuramente le case costruttici aventi modelli elettrici “economici”; i grandi marchi come BMW, Audi, Mercedes probabilmente patiranno di più a causa della scarsa appetibilità dei veicoli dal costo elevato sui quali graverà l’assenza dell’eco incentivo. Pensiamo alla Mercedes EQC con un costo al cliente di 71.590 euro, per esempio.
Negli sconti saranno incluse auto come la Kia e-Niro, la Peugeot e-208, la BMW i3, la Hyundai Ioniq e la Kona Electric e la Renault Zoe, l’auto elettrica più venduta dell’ultimo periodo. Fra i grandi player compare anche la nuovissima ID.3 di Volkswagen. A questi modelli sommiamo le e-Up!, la Seat Mii, la Skoda e-Citygo e le Smart elettriche. Con piccoli accorgimenti potrebbe rientrare anche la Tesla Model 3 all’interno della categoria di auto rientranti nel bonus.
Che fine faranno le auto a benzina e diesel?
I veicoli più inquinanti invece saranno sempre più penalizzati; dal prossimo gennaio 2021 cambia la tassa sulle emissioni. Tutti i veicoli che emettono un quantitativo di 95 grammi per km di CO2 saranno ulteriormente tassati e penalizzati da qualsiasi forma di incentivo statale. Ricordiamo che finora la soglia in Germania era di 150,9 g/km.
Tuttavia il nuovo piano ha lasciato scontente tante realtà; in primis, l’industria stessa dell’auto. L’associazione VDA che riunisce i costruttori di autovetture afferma di “rammaricarsi del fatto che il piano di stimolo includa solo in parte le proposte dell’industria per un pacchetto di più ampio respiro”.
Di fatto, i costruttori speravano che gli sconti riguardassero anche le vetture a benzina o a gasolio, considerando che continuano ad essere il cavallo di battaglia di ogni azienda (Tesla esclusa, ovviamente). In Francia ad esempio, il piano di investimenti che riguarda la mobilità elettrica sembra prevedere anche un bonus per l’acquisto di auto con motore endotermico e in Italia , proprio dopo la serata di ieri 5 giugno, si sta ipotizzando un doppio incentivo per le auto Euro 6 rimaste invendute nei concessionari.
05 06 2020