Stando a quanto espresso da molti politici europei, i costruttori automobilistici locali stanno pagando il ritardo nello sviluppo delle auto elettriche a vantaggio dei cinesi. In ogni settore, basta osservare numeri, dati e cifre per avere il quadro della situazione e tutto ciò ribalta le dichiarazioni dei politicanti che dimostrano di vivere fuori dalla realtà.
Sul mercato italiano sono operativi i costruttori cinesi BYD, Chery con Jaecoo e Omoda, Dongfeng con DFSK e Forthing, Geely con Lynk&Co e Polestar, GWM e Saic con MG. Quest’anno, fino allo scorso mese di agosto, hanno totalizzato complessivamente 29.286 immatricolazioni. Nello specifico, 26.607 per MG, 830 per BYD, 819 per Lynk&Co, 541 per Omoda, 307 per DFSK, 152 per Polestar e 30 per Forthing . Il tutto rappresenta il 2,7% del mercato italiano, le cui immatricolazioni ammontano a 1.093.150 unità.
Da gennaio ad agosto del 2024, invece, sono state immatricolate sul mercato italiano 41.992 auto elettriche, pari alla quota 3,8%. Nel calcolo figurano solo 2.627 esemplari di modelli dei costruttori cinesi, ovvero il 6,3% del totale relativo. La particolare classifica annovera 1.554 MG 4, 295 BYD Atto 3, 243 BYD Seal, 214 BYD Dolphin e 106 Polestar 2. Infine, la classifica prevede anche 64 MG ZS, 44 MG Marvel R, 39 MG 5, 31 Polestar 4, 22 BYD Seal U e 15 Polestar 3 .
25 09 2024