Il mese scorso abbiamo assistito, per il secondo mese di fila, ad una crescita del settore dell’industria automobilitica, grazie agli incentivi, al ripristino dello status quo delle cose e ai vari. bonus auto (quelli per le endotermiche già finiti, purtroppo). Anche il mercato delle auto usate ha visto una bella ripresa. Come segnalato dall’ACI , a settembre la crescita è stata del 18,3% relativamente ai passaggi di proprietà al netto delle minivolture. Si nota che per 100 auto nuove, ne sono state vendute 192 usate nel solo mese di settembre. Se si pensa all’intero anno, i numeri sono molto più bassi invece.
Auto Usate: la crescita per il secondo mese di fila
Da gennaio allo scorso mese, lo scenario era ancora disastroso, con contrazioni del 17,7%; sicuramente lo scenario pandemico ha influito tanto, forse anche troppo. Tuttavia, dai dati di settembre si può osservare un bilancio positivo anche per le nuove auto, con un incremento di rottamazioni grazie agli incentivi statali. A settembre abbiamo assistito già ai primi segnali di frenata; sono state sostituite auto per un totale di 1,05, sicuramente un miglioramento (non sostanziale) rispetto allo 0,89 dei mesi precedenti. Segnaliamo che anche il mondo dell’usato a due ruote ha visto una crescita ; i numeri parlano del 28,6% in più, mentre, a fronte dei primi mesi dell’anno, la contrazione è del 4,5%. Le radiazioni sono in crescita anche nel settore delle due ruote.
Ad agosto invece, la crescita era del 4% rispetto allo stesso periodo nel 2019, con 198 passaggi di proprietà ogni 100 auto vendute. Sono cresciute le vendite di macchine usate, di ibride e di elettriche (anche se queste in misura minore). Ricordiamo che, complice il lockdown, il bilancio è stato decisamente negativo con il 22,2 % in meno in tutto l’anno nel mercato dei veicoli di seconda mano.
Adesso, per avere maggiori crescite, l’UNRAE e altri enti stanno chiedendo allo Stato di rimpinzare gli incentivi per auto Euro 6, per non perdere l’occasione creata in questi mesi. Michele Crisci, il presidente, ha ribadito:
Il sistema messo in campo dal Governo contiene forti elementi di rigidità e alcuni profili incoerenti con quanto ritenuto essere lo spirito di sostegno e cioè la ripresa del mercato ed il rinnovo del parco circolante. La rigidità principale consiste nell’impossibilità di travasare le risorse da una fascia emissiva all’altra o di prevedere un fondo unico, che si traduce nel rischio di lasciare inutilizzati parte dei fondi pur a fronte di una quota di domanda che resta così insoddisfatta. È più che mai urgente rifinanziare il fondo esaurito per non frenare la crescita di un settore già fortemente colpito nei mesi scorsi dall’emergenza sanitaria.
11 10 2020