Che la temperatura del disordine sociale sia aumentata nelle ultime ore è sotto gli occhi di tutti, ma alcuni fatti debbono far riflettere in modo particolare. Le vetrine distrutte a Torino, tra gli altri, sono l’apoteosi di quel che la violenza è in grado di fare rovistando nel caos (laddove gli infiltrati trovano terreno fertile). Ma può esserci qualcosa di ancor più vile di quanto successo a Rimini, ove sono state danneggiate in modo mirato le auto del personale sanitario ?
70 auto vandalizzate
La cronaca è quella raccontata in queste ore: ben settanta auto danneggiate in vario modo tra carrozzerie rigate, specchietti distrutti e finestrini sfondati. Tutte le auto avevano medesimo elemento in comune: erano parcheggiate presso l’ospedale di Rimini ed erano tutte vetture appartenenti al personale sanitario del nosocomio.
Così Andrea Boccanera, responsabile della sicurezza dei dipendenti dell’Ausl Rimini:
Non è certo il lavoro di un ubriaco o di qualche teppistello, quello di questa notte è un attacco mirato contro i sanitari. Accanto alle auto dei dipendenti dell’Ausl, a pochissimi metri, ce ne erano altre e non sono state toccate. Chi ha colpito, lo ha fatto scientificamente e mirava solo a danneggiare le vetture del personale sanitario. […] La gente è sempre più esasperata e nervosa, forse ai loro occhi, con i nostri appelli suoi social a rispettare le misure, i distanziamenti creiamo allarmismo, qualcuno lo potrebbe pensare.
Laddove il nemico dovrebbe essere un virus invisibile e potente, troppo spesso la rabbia porta ad identificare il nemico in attività commerciali o autovetture. L’autovettura, soprattutto, è l’obiettivo semplice per gli atteggiamenti più vili: sola e non presidiata, in parcheggi spesso scuri e isolati, diventa l’obiettivo facile per vandali che – non trovando strade razionali per argomentare i propri dispiaceri – sfogano sulle vetture la propria frustrazione.
Il vandalismo sulle auto è un fattore estremamente diffuso (e molto pesante sul computo del mondo assicurativo), ma il caso di Rimini va oltre ogni altro caso simile: non c’è stato furto alcuno, ma vera e propria volontà vandalica, mirata e resa ancor più amara dal fatto che a subirla è un gruppo di persone già fortemente sotto pressione per la situazione sanitaria in corso.
Il nobile gesto dei carrozzieri
Nel vandalismo di piazza di Torino, nelle auto sfregiate di Rimini, nelle bombe carta di Napoli e nelle parole piene di bile che fuoriescono dai social network è facile trovare un’Italia che rifiuta di combattere e si riduce alla guerriglia. Nel meritevole gesto dei carrozzieri locali, invece, c’è tutta la nobilità di un’Italia che vuol vincere questa guerra collaborando tutti assieme. Le riparazioni delle auto vandalizzate all’ospedale, infatti, saranno gratuitamente sostenute dal Consorzio Carrozzieri Rimini e San Marino . Chapeaux.
Queste le carrozzerie aderenti, i cui nomi vanno citati uno ad uno per rendere onore al merito di quanti, in un momento tanto complicato per il Paese, tendono la mano a chi è in difficoltà dimostrando sensibilità e nobiltà di raro prestigio:
- Carrozzeria Autocar2
- Carrozzeria Autoflaminia
- Carrozzeria Azzurra
- Carrozzeria Clipper
- Carrozzeria Dancar
- Carrozzeria E.M.G.T.
- Carrozzeria Fabbri Martino e Tullio
- Carrozzeria Gamma Bubu
- Carrozzeria Gasperoni e Battistini
- Carrozzeria Gregoroni
- Carrozzeria La Lupa
- Carrozzeria La Romagnola
- Carrozzeria Olimpia
- Carrozzeria Procar Srl
- Carrozzeria Rimini Nord
- Carrozzeria Titano
La cura della carrozzeria come gesto alto di cooperazione e cura del prossimo: un buon modo per ricordare all’Italia quanto in questa battaglia si sia tutti sullo stesso fronte.
27 10 2020