La cinese AutoX sta cercando di ottenere la licenza per poter testare la guida senza conducente tra le strade della California. La notizia è importante perché prima d’ora soltanto Waymo (controllata Alphabet) era riuscita ad ottenere questo tipo di licenza, mentre tutti gli altri concorrenti hanno potuto accedere finora ad uno stadio inferiore, conducendo test con un pilota umano in controllo.
La California è uno dei pochi luoghi ove la guida autonoma possa essere testata per le strade: seguendo precise regole ed ottenendo specifiche autorizzazioni, infatti, è questo un campo di test di fondamentale importanza poiché consente di mettere i propri sistemi alla prova in condizioni reali con tutti gli imprevisti e la variabilità di condizioni che solo la realtà può presentare.
Le ambizioni di AutoX
AutoX è una piccola startup (fondata dal prof. Jianxiong Xiao), ma dalle spalle molto larghe: i finanziamenti del gruppo arrivano infatti da Alibaba , colosso cinese del Web. Le dimensioni relativamente piccole del gruppo che ha richiesto la licenza non debbono dunque trarre in inganno: AutoX sta davvero tentando la scalata alla guida autonoma, rappresentando in ciò una delle minacce più serie alla leadership di Tesla e Waymo.
Nella propria richiesta, AutoX mette sul piatto gli anni di test già in essere e la forte esperienza accumulata finora tra le strade cinesi. Poter effettuare test senza pilota a bordo significa scalare ad una nuova dimensione, cullando serie ambizioni di guida autonoma: è ormai chiaro come la necessità di un pilota significhi operare in una dimensione di guida assistita, qualcosa di sostanzialmente differente sotto ogni punto di vista. Solo una vera guida autonoma può infatti consentire una reale definizione di ruoli, regole e responsabilità.
Per AutoX il tentativo è nobile, ma giocoforza costretto a scontrarsi presto o tardi con quello che è un problema non prevedibile fino a poco tempo fa: gli attriti geopolitici tra USA e Cina potrebbero diventare un ostacolo importante sulla strada di AutoX. Al momento il diktat di Donald Trump non è comunque ancora sceso sulla startup cinese, che per ora prosegue nel proprio iter e nelle proprie ambizioni.
06 12 2019