Secondo quanto dichiarato, sembra che sia in arrivo un bonus di 3500 euro per chi sceglie di installare nuovi sistemi di alimentazione elettrica after-market sulla propria vettura endotermica. A dirlo, un nuovo emendamento che si aggiunge al Decreto Agosto approvato in commissione Bilancio al Senato poco fa. Il bonus servirebbe per riqualificare i veicoli a benzina o diesel, riconvertendoli con un powertrain elettrico. Il contributo dello Stato arriverebbe a pagare il 60% della spesa totale, con un massimo di 3500 €. Questo è quanto proposto da Pesco (MS5), il presidente della commissione che ha presentato la proposta.
Bonus auto: potrebbero arrivare 400 milioni in più
Attualmente sembra che il Governo stia valutando la possibilità di portare nuovi incentivi auto nel settore più colpito dallo scenario pandemico attuale; la notizia giungerebbe per voce del Viceministro dell’economia Misiani, in un’intervista svolta con Sky TG24 e riportata in precedenza dall’ANSA. Secondo quanto riferito, il fondo arriverà però solo con la nuova manovra, venendo incluso di fatto, nella nuova Legge di Bilancio, andando a sostenere ulteriormente il mondo dell’automotive, duramente colpito dal lockdown dei mesi precedenti. Si evince chiaramente:
C’è una valutazione in corso, è molto importante sostenere l’automotive che vale il 6% del Pil. C’è un interesse anche ambientale, il nostro parco veicolare è molto vecchio e inquinante, accelerare il rinnovo del parco veicoli consente di ridurre l’inquinamento, ridurre i consumi ed è un’operazione sicuramente utile dal punto di vista della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile.
Secondo l’ANSA, il bonus potrebbe arrivare fino a 400 milioni di euro; al momento, i precedenti (e attuali) incentivi si sono rivelati fondamentali per far ripartire l’intero settore. Con queste agevolazioni infatti, finalmente settembre ha registrato un “più” sul fatturato finale. Purtroppo però, sono rimasti solo i fondi per l’acquisto di una nuova macchina EV; il fondo per i veicoli endotermici con emissioni di CO2 pari a 91/110 km si è già esaurito . A breve inoltre, potrebbe terminare anche quello per i modelli da 61.90 g/km di CO2.
Se lo Stato perseguirà questa direzione, pare i fondi non arriveranno subito e ciò rappresenterà un ulteriore problema. Come riporta l’UNRAE , si creerebbe un buco sul bilancio che manderebbe nuovamente in perdita un’economia già duramente piegata dai mesi di lockdown della scorsa primavera; bisogna capire come intende procedere il Governo per evitare il tracollo finanziario dell’industria automobilistica. Già così, allo stato attuale delle cose, si teme la chiusura per il 25% dei concessionari entro fine anno. Non possiamo permetterci ulteriori perdite.
05 10 2020