Carburanti: i gestori pronti alla chiusura dal 27 novembre

Le stazioni di servizio potrebbero chiudere in autostrada in orario notturo il 27 novembre e poi anche di giorno dal 30 novembre
Le stazioni di servizio potrebbero chiudere in autostrada in orario notturo il 27 novembre e poi anche di giorno dal 30 novembre

Faib Autostrade Confesercenti (Federazione Autonoma Italiana Benzina), Fegica Cisl (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini) e Figisc-Anisa Confcommercio, lanciano un monito al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al governo Governo attraverso una lettera in cui si indica chiaramente che da venerdì 27 novembre i distributori di carburante presenti sulla rete autostradale potrebbero rimanere chiusi nell’orario notturno, ma non è tutto, perché la serrata potrebbe ripetersi anche di giorno nella giornata di lunedì 30 novembre .

Una situazione complessa per chi lavora nel settore

Ma cosa c’è dietro a questo grido d’aiuto? Come spesso accade in questo periodo complesso, le aziende sono al collasso, e anche chi lavora in attività che sono classificate come servizio pubblico essenziale non riesce a sostenere il peso di costi fissi invariati a fronte di entrate a dir poco ridotte. Infatti, se da una parte il Governo assicura la salute dei cittadini limitando la circolazione, dall’altra condanna determinati esercizi commerciali a non poter far fronte alle spese perché non supportate dagli incassi. Insomma, il meccanismo si è inceppato e adesso occorre fare qualcosa per rimetterlo in moto.  E occorre farlo in fretta, visto che il rischio è quello di vedere le forniture di carburanti raggiungere la soglia di esaurimento già a fine novembre , per questo il passo successivo è la sospensione del servizio, prima in alcuni orari e poi ad oltranza se non arrivano interventi concreti.

Perdite di fatturato che arrivano al 70%

Con la seconda ondata del covid-19, che ha di nuovo costretto lo Stato ad intervenire, questa volta con le zone gialle, arancioni e rosse, il flusso della circolazione è diminuito nuovamente e così ecco che le perdite a livello di fatturato, conseguenti alla mancata erogazione del carburante, in questo 2020 catastrofico sotto diversi punti di vista, sono arrivate a superare il 40% negli impianti presenti sulle strade ordinarie, mentre in quelli autostradali hanno raggiunto e superato anche la soglia del 70% .

Una risposta potrebbe essere l’inclusione nel Decreto Ristori

Purtroppo, ad oggi, i gestori lamentano un mancato arrivo di aiuti concreti per fronteggiare la situazione, per cui una loro inclusione in dei provvedimenti di sostegno come ad esempio il Decreto Ristori potrebbe essere una risposta per fronteggiare, almeno in parte, la situazione che rimane tesa, visto che le stazioni di servizio rimangono aperte in quanto essenziali alla collettività.

 

 

 

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19 11 2020
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