La piccola e rivoluzionaria Citroën AMI entra in servizio al Genova City Airport. Tre esemplari del modello fanno ora parte della flotta dei mezzi di servizio dello scalo ligure . La scelta rientra nel quadro del processo di elettrificazione che il celebre aeroporto ha intrapreso da alcuni anni per i suoi veicoli operativi. Vestite in divisa, con adesivi ad alta visibilità e luci catarifrangenti, le tre creature del “double chevron” sono già al lavoro. L’autonomia fino a 75 km è più che sufficiente per coprire numerose giornate di utilizzo. Risulta adeguata ai limiti da rispettare nell’area aeroportuale la punta velocistica di 45 km/h.
Versatilità sul ponte di comando
Un valore aggiunto per l’azione sui piazzali dello scalo è rappresentato dalla facile manovrabilità. Marco Bresciani, Responsabile Gestione Aeroportuale del Genova City Airport, è soddisfatto del reclutamento: “Citroën AMI ha tutte le caratteristiche necessarie per soddisfare le nostre esigenze di mobilità“. A favore del mezzo gioca anche la compattezza della carrozzeria , che non va ad inficiare la comodità dei due posti a bordo. Queste le dimensioni: 2.41 metri di lunghezza, 1.39 metri di larghezza, 1.52 metri di altezza. Facile intuire la sua agilità nell’uso quotidiano, specie nelle strade ingolfate dei nostri centri urbani. Anche nel sedime aeroportuale le sue doti brillano.
Citroën AMI: cambia gli schemi
Stiamo parlando di un veicolo anticonformista della mobilità 100% elettrica, che scrive un nuovo percorso filosofico. La creatività si diverte sulla Citroën AMI, in perfetta armonia con lo spirito frizzante di questo mezzo giocoso e irriverente. Il suo arrivo in società ha rivoluzionato il settore dei quadricicli elettrici, aprendo nuovi scenari. Del resto, il “double chevron ” non è mai banale: da sempre fa notare la sua presenza con dei colpi di genio tradotti in materia. Lo scopo di questo veicolo? Rendere la mobilità elettrica a portata di quasi tutte le tasche, con un approccio originale, privo di compromessi coi dogmi correnti e con certe banalità della vita quotidiana, da cui rifugge con forza.
03 10 2022