Con l’avvio della Fase 2 gli italiani sono stati chiamati ad affrontare una mobilità differente. Al fine di limitare i contagi, infatti, molti hanno deciso di abbandonare gli spostamenti con i mezzi pubblici ed hanno preferito recarsi a lavoro con l’auto, ma le amministrazioni locali hanno temuto un incremento incontrollato del traffico.
Per evitare che le strade dei centri cittadini si intasino di auto, molti sindaci, come quello di Milano, Beppe Sala, hanno deciso restringere le carreggiate dedicate alle quattro ruote per riservare parte della strada a piste ciclabili.
Codice della Strada: le modifiche del Decreto Rilancio
Il Governo sta spingendo forte sulla mobilità sostenibile ed ha previsto nel Decreto Rilancio un corposo bonus per l’acquisto di bici e monopattini elettrici, ma non è tutto.
All’interno del Decreto Rilancio, infatti, sono state indicate alcune modifiche del Codice della Strada che dovrebbero rendere più facile ai comuni sottrarre spazio alle automobili per consegnarlo alle biciclette.
Nello specifico, le modifiche proposte prevedono l’introduzione della definizione di corsia ciclabile e di casa avanzata.
La definizione di corsia ciclabile è indicata al comma 3 lettera a dell’articolo 232 del Decreto Rilancio e viene indicata come “una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede”.
Per quel che riguarda, invece, la definizione di casa avanzata, con questa si intende uno spazio esclusivo riservato alle biciclette ed ai monopattini che avranno la possibilità di fermarsi in una casella dedicata davanti alle auto e sotto al semaforo. Grazie a questa, quando scatterà il verde, gli utilizzatori delle due ruote potranno scattare prima delle auto e saranno ben visibili.
Il Governo ce la sta mettendo tutta per convincere gli italiani ad abbandonare i mezzi pubblici e l’auto per recarsi a lavoro, ma quanti saranno quelli che nei mesi caldi o nelle giornate di pioggia sceglieranno le due ruote invece della comodità della propria vettura?
21 05 2020