Colonnine di ricarica: la crisi nel blocca lo sviluppo

La crisi globale ha avuto effetti non solo sul settore della produzione automotive, ma anche su quello della realizzazione delle colonnine e delle stazioni di ricarica con progetti al momento fermi.
La crisi globale ha avuto effetti non solo sul settore della produzione automotive, ma anche su quello della realizzazione delle colonnine e delle stazioni di ricarica con progetti al momento fermi.

Lo sviluppo della rete di ricarica sulle strade ed autostrade italiane rischia una seria battuta d’arresto. La crisi globale, infatti, ha avuto effetti molto duri nel nostro Paese con molte aziende ed imprese costrette a sospendere le proprie attività per rispettare le disposizioni governative.

Lo stop temporaneo ha coinvolto anche il settore automotive con un crollo pesante delle vendite in tutta Europa, ma anche l’installazione delle colonnine di ricarica sulle nostre strade è stata coinvolta da situazione.

Colonnine di ricarica: la diffusione bloccata

In una inchiesta realizzata dall’Associazione Motus-E è stato appurato come nel nostro Paese le stazioni di ricarica operative sono 7.203, mentre le colonnine sono 13.721. Il 73% di queste sono posizionate sulle strade pubbliche, mentre il restante 27% in infrastrutture private, ma a uso pubblico, come supermercati e centri commerciali.

Rispetto al mese di settembre 2019 si è notato un incremento di colonnine e stazioni di ricarica pari al 33%, ma, come detto, la crisi globale che ha “congelato” ogni tipologia di attività nel nostro Paese ha bloccato numerosi progetti indispensabili per migliorare la qualità dei sistemi di rifornimento di energia.

Il blocco non ha riguardato soltanto progetti di sviluppo come Ionity, ma anche cantieri di ben altre dimensioni come quelli di Autostrade per l’Italia .

Il programma annunciato ad inizio anno, ben prima dell’esplodere della crisi, prevedeva l’installazione di 4-6 colonnine a 350 kW in 67 aree di servizio autostradali, ma al momento non è noto a che punto sia l’iter delle domande e delle autorizzazioni, compresa quella da presentare al Ministero dei Trasporti.

Stando ai programmi annunciati da Autostrade per l’Italia, queste colonnine dovrebbero utilizzare energia rinnovabile prodotta da 144 nuovi impianti fotovoltaici, che si aggiungeranno ai 165 esistenti, portando a 45 GWh annui l’autoproduzione elettrica complessiva di Autostrade per l’Italia.

L’annuncio di Autostrade per l’Italia aveva fatto seguito a quello di Anas che aveva programmato ad inizio 2019 l’installazione di colonnine di ricarica in 41 delle aree di servizio presenti sulla sua rete, incaricando le società concessionarie dei distributori di realizzare gli impianti con tecnologia Fast o Ultra Fast.

Nonostante l’annuncio sia stato dato a gennaio 2019, quindi un anno prima della crisi globale, ad oggi risultano soltanto 3 colonnine di ricarica completate.

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20 04 2020
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