Ripartire, seppur gradualmente. I dati confortanti che ultimamente stanno arrivano in merito ad i contagi da coronavirus hanno spinto il governo a parlare, seppur timidamente di una fase 2, cioè del momento in cui si dovrà pensare alla riapertura delle aziende.
Il mondo dell’auto sta spingendo per tornare a riprendere le attività dopo quasi un mese di blocco, e tra i gruppi pronti a riavviare i motori c’è FCA.
Coronavirus: l’accordo di FCA con i sindacati
Nei giorni scorsi Fiat Chrysler ha sostenuto più incontri con le associazioni dei lavoratori per trovare un punto di incontro per consentire una riapertura di alcuni stabilimenti garantendo la massima sicurezza agli operai .
L’accordo ha previsto: l’obbligo di mascherina per l’intero personale, la rilevazione delle temperature prima dell’ingresso in azienda, il mantenimento della distanza di almeno un metro , la sanificazione degli ambienti, l’adozione di procedure per evitare assembramenti nelle mense e negli spogliatoi, l’implementazione dell’uso dello smart working e la formazione del personale.
L’accordo è stato firmato da tutte le sigle sindacali, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri. Prima della ripresa delle attività produttive sarà inviato tramite WhatsApp ed email a ogni lavoratore un pacchetto di informazioni con le misure da adottare in ogni reparto aziendale come quelle inerenti la distanza di oltre un metro tra ogni singola persona, le modalità per il lavaggio delle mani sia con acqua e sapone sia con liquido igienizzante, le modalità di approvvigionamento dai distributori d’acqua con bicchieri/borracce, le misure da rispettare nelle mense, il corretto utilizzo degli ascensori e le corrette modalità di gestione delle riunioni.
Inoltre verranno fornite informazioni per la gestione di possibili sintomi di Covid-19 e le attività di prevenzione da adottare nelle situazioni di emergenza.
A ogni lavoratore sarà poi consegnato un kit personale che comprende due mascherine chirurgiche e un paio di guanti per ogni giornata lavorativa e un paio di occhiali al mese che dovranno essere sempre utilizzati durante le operazioni di pulizia del proprio posto di lavoro.
L’accordo prevede anche rigidi controlli agli ingressi di ogni sito del Gruppo, oltre a specifici flussi di accesso nel rispetto della sicurezza e della privacy delle persone.
Pietro Gorlier, responsabile della regione Emea di Fca, ha commentato con favore l’accordo: “La salute e la sicurezza dei lavoratori sono le priorità principali di Fca. Partendo dalle iniziative implementate per la loro sicurezza nelle fasi iniziali della diffusione della pandemia abbiamo lavorato con esperti del settore e con le organizzazioni sindacali, che ringrazio per la collaborazione, per rafforzarle con l’uso dei più avanzati strumenti di prevenzione e un forte impegno sulla formazione delle persone per la loro applicazione“
“Il funzionamento del nostro sistema industriale è ovviamente una parte fondamentale per il nostro Gruppo, come dimostrato dai 5 miliardi che stiamo investendo nel piano industriale triennale per l’Italia, ma non ammettiamo nessuna deroga alla sicurezza delle persone“.
12 04 2020