Le misure drastiche adottate martedì 10 marzo dal Governo Conte per cercare di contenere il diffondersi dell’epdemia di coronavirus stanno avendo effetti non soltanto sulla circolazione dei cittadini sul territorio italiano, ma anche all’esteo.
Coronavirus: l’Austria chiude le frontiere
Già dalla mattinata di martedì al valico del Brennero, al passo Resia ed al Sillian/Prato Drava, sono presenti task force di medici, supportate da forze dell’ordine, con il compito di controllare temperatura e documenti .
Nessun italiano, quindi, può varcare liberamente la frontiera austriaca se non in possesso di un certificato medico che, ad ogni modo, non lo esonera dai controlli medici.
In prossimità del confine il traffico è ridotto a una corsia e poliziotti austriaci fermano a campione dei veicoli in un’apposita area coperta. Due sanitari interpellano i viaggiatori sul luogo di partenza e di arrivo ed effettuano poi il controllo della temperatura corporea. Dopo questa sosta, in caso di esito positivo, è possibile proseguire il viaggio.
Coronavirus: l’Austria non avvisa l’Italia
La decisione di chiudere le frontiere austriache non è stata concordata con l’Italia ma semplicemente notificata, a cose fatte, all’ambasciatore italiano a Vienna. Il transito commerciale delle merci, invece, resta aperto seppure con restrizioni.
E’ stato il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ad annunciare questa decisione: “Gli austriaci che si trovano in Italia vengono riportati in Austria, ma devono restare per due settimane in autoisolamento“, mentre il ministro degli interni Karl Nehammer ha avvisato chi si trova in viaggio in Italia: “I controlli di frontiera saranno intensificati. Mentre il transito per il paese sarà consentito solo senza soste in Austria“.
11 03 2020