L’emergenza coronavirus sta avendo effetti su tutte le categorie lavorative. Se molte aziende, ove possibile, hanno optato per lo smart working, obbligando così i propri dipendenti a svolgere i compiti quotidiani da casa, altre si trovano nell’imposssibilità materiale di compiere questa scelta. Tra i lavoratori costretti ad un contatto col pubblico vi sono anche i benzinai.
Coronavirus: i benzinai chiedono mascherine e sostegno economico
Le associazioni di categoria dei gestori delle stazioni di rifornimento hanno diramato oggi una nota congiunta, a firma di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, nella quale è stato chiesto il sostegno del Governo sia nel fornire mascherine a tutto il personale dipendente sia nel ricevere un sostegno economico a tutela delle realtà minori.
“Seppure in un momento di particolare incertezza e grandissima preoccupazione, decine di migliaia di gestori e di loro addetti continuano a garantire, anche all’interno delle zone rosse, il servizio pubblico essenziale della distribuzione di carburanti ed energia, indispensabile a consentire la mobilità di cittadini, di merci di ogni genere e dei collegamenti in tutte le parti del Paese”.
“E’ un dato di fatto che -senza alcun vittimismo, ma con il dovuto senso di responsabilità- non può essere sottaciuto, né ignorato. Per queste ragioni, le Organizzazioni di categoria dei Gestori italiani -Faib Confesercenti, FegicaCisl e Figisc Confcommercio/Anisa – annunciano di avere sottoposto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oltreché ai competenti Ministri delle attività produttive e della Sanità, aiPresidenti di Unione Petrolifera e di Assopetroli, un appello urgente finalizzato a rifornire immediatamente tutti i punti vendita -a cominciare da quelli ricadenti nella zona rossa- di tutti i presidi medici necessari (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) a proteggere dal contagio quanto più possibile sia gli addetti che i clienti”.
“Inoltre, appare indispensabile adottare urgente provvedimenti che consentano di sostenere economicamente le piccole società di gestione, anche attraverso la temporanea sospensione dei pagamenti di forniture di carburanti e dei canoni delle attività accessorie e dei nuovi adempimenti in corso di avvio”.
Il comunicato, quindi, vuole sensibilizzare il Governo sia sul piano della tutela della salute di gestori e dipendenti che su quello della tutela economica per le piccole società che rischiano di essere spazzate via con il caos attuale.
10 03 2020