Ovunque si predica il mantra del panico da evitare, ma in Borsa basta uno spiraglio per far scappare i buoi. Ecco dunque che il titolo TSLA vive l’ennesima giornata nera, crollando sui listini azionari al primo sospetto che la situazione in Cina sia ancor peggiore di quanto previsto.
Non bastano le iniziative Tesla su Tik Tok, non bastano le consegne a domicilio, né l’attivismo dei Tesla Store sui social network per l’assistenza all’acquisto. Secondo quanto emerso, infatti, il gruppo di Elon Musk avrebbe venduto in Cina 3563 vetture a gennaio contro le 6643 vendute nel mese di dicembre, il che tratteggia un tracollo del 50% mese-su-mese.
Scende Wall Street, crolla Tesla
La conseguenza è immediata: il titolo Tesla crolla nuovamente sul listino azionario, passando così nel giro di una settimana da oltre 900 dollari di valutazione a sfondare al ribasso i 700 dollari, con il 20% del valore lasciato per strada durante l’ennesimo giro sulle montagne russe. Che la volatilità sarebbe rimasta alta era cosa nota e prevista; che il mercato cinese avrebbe finito per affossare Tesla su tutti, era cosa ampiamente anticipata; che il tracollo sarebbe stato tanto rapido e tanto repentino, invece, era cosa probabilmente non prevedibile in queste dimensioni.
Tutto ciò succede tuttavia con accento particolare su Tesla nel contesto di un mercato che va tutto al ribasso a ritmi sorprendenti. Dopo la caduta record dei listini di Wall Street e i dati neri delle vendite di auto in Cina (ben oltre quanto previsto ed in modo trasversale tra tutti i brand), Tesla non fa altro che pagare scotto più di altri. Mentre la borsa lascia per strada l’8%, dunque, Tesla lascia sul selciato 20 punti percentuali e prega per un ritorno solerte alla normalità. La Gigafactory di Shangai nel frattempo ha ripreso parzialmente le attività ed ha sfornato vetture pronte alla consegna, prevedendo quindi probabilmente una piena operatività entro poche settimane.
Il gruppo si prepara insomma al rimbalzo, che diventerà opportunità sia per gli investitori che per il consolidamento del marchio sul fondamentale mercato orientale.
28 02 2020