Coronavirus: come muoversi fra Regioni sotto Natale?

Iniziano ad emergere le prime linee guida sugli spostamenti che sarà possibile fare a ridosso del Natale 2020, le quali arriveranno con i futuri DPCM del Governo relativi al mese di dicembre.
Iniziano ad emergere le prime linee guida sugli spostamenti che sarà possibile fare a ridosso del Natale 2020, le quali arriveranno con i futuri DPCM del Governo relativi al mese di dicembre.

Mancano ancora diverse settimana al termine della validità dell’ultimo DPCM emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Di fatto, si attendono le nuove disposizioni e normative del Governo al fine di contrastare l’emergenza sanitaria che tutto il Paese sta attraversando in questi mesi. Purtroppo il Natale 2020 si preannuncia sobrio, privo di grandi feste e veglioni all’insegna del colore, del divertimento e degli assembramenti. In queste ore inoltre, stanno iniziando a trapelare le prime linee guida che il Governo dichiarerà nel periodo pre-festivo e durante le vacanze di Natale. Se i dati saranno incoraggianti, sarà possibile spostarsi fra le Regioni. Sicuramente però non ci saranno feste e ritrovi nelle piazze cittadine per il Capodanno.

Natale 2020: cosa sarà possibile fare?

A ribadire tutto ciò, anche il Ministro della Salute Roberto Speranza. I medici invece, ribadiscono che è una “follia” star a dibattere sul tema del Natale considerata la crisi in cui versano gli ospedali di tutto lo Stivale in questi mesi. Tuttavia, è stato proprio Conte a ribadire qualche giorno da che il ruolo centrale e decisivo spetterà al Governo sulla base dell’andamento della curva epidemiologica.  Testualmente, il presidente ha detto:

“Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere.”

Ad ogni modo, questo non significherà una chiusura totale che porterebbe un danno al turismo e ad attività commerciali incalcolabile. Basti pensare che tante aziende incassano più del 30% del fatturato annuo proprio nel periodo natalizio. non sappiamo ancora quali saranno le misure che si andranno a palesare ma probabilmente, ci sarà ancora l’Italia suddivisa in aree: rossa, arancione e gialla. Si vocifera l’arrivo di un DPCM dal 4 dicembre a ridosso del Natale ed uno per le festività.

Sicuramente sarà possibile effettuare lo shopping, con negozi che rimarranno aperti fino ad un orario più lungo così da evitare gli assembramenti e non dimentichiamo gli ingressi nei centri commerciali anche nei festivi, anche se saranno contingentati. Dello stesso parere anche strade e piazze, specie nelle grandi città e nei fine settimana. Si ipotizza che riapriranno anche i pub e i ristoranti mentre per le cene in casa il Governo “raccomanda” (ma non vieta) di evitar gli assembramenti con più di sei invitati in casa.

Il sottosegretario Sandra Zampa ribadisce:

“Questo Natale dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile perché più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio. Dunque immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo.”

Al momento, gli spostamenti sono alquanto limitati nelle aree arancioni, limitatissimi in quelle rosse. Sarà tuttavia sempre possibile il ritorno alla zona di residenza o al proprio domicilio. Bisogna scongiurare tuttavia il pericolo di un esodo simile a quello avuto a fine febbraio/inizio marzo. Sandra Zampa aggiunge poi:

“Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni. Ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe.”

Sul coprifuoco si ipotizza uno slittamento fino alle 23 o alle 24, mentre per la sera della Vigilia di Natale o di Capodanno si immagina di spostarlo all’1 di notte. Sugli assembramenti in piazza invece, Zampa aggiunge:

“Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste. Saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata.”

Al momento però, il focus del Governo sembra assai diverso: evitare che le Regioni passino in zona arancione o rossa ma che diventino tutte “gialle”, così da arrivare al 3 dicembre con numeri e dati incoraggianti. Il coordinatore del CTS Agostino Miozzo invece ribadisce:

“Abbiamo fatto un’estate ‘liberi tutti’ e l’abbiamo pagata duramente: dunque non possiamo permetterci un Natale ‘liberi tutti’.”

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23 11 2020
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