Mancano ancora diverse settimana al termine della validità dell’ultimo DPCM emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Di fatto, si attendono le nuove disposizioni e normative del Governo al fine di contrastare l’emergenza sanitaria che tutto il Paese sta attraversando in questi mesi. Purtroppo il Natale 2020 si preannuncia sobrio, privo di grandi feste e veglioni all’insegna del colore, del divertimento e degli assembramenti. In queste ore inoltre, stanno iniziando a trapelare le prime linee guida che il Governo dichiarerà nel periodo pre-festivo e durante le vacanze di Natale. Se i dati saranno incoraggianti, sarà possibile spostarsi fra le Regioni. Sicuramente però non ci saranno feste e ritrovi nelle piazze cittadine per il Capodanno.
Natale 2020: cosa sarà possibile fare?
A ribadire tutto ciò, anche il Ministro della Salute Roberto Speranza. I medici invece, ribadiscono che è una “follia” star a dibattere sul tema del Natale considerata la crisi in cui versano gli ospedali di tutto lo Stivale in questi mesi. Tuttavia, è stato proprio Conte a ribadire qualche giorno da che il ruolo centrale e decisivo spetterà al Governo sulla base dell’andamento della curva epidemiologica. Testualmente, il presidente ha detto:
“Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni e permettere all’economia di crescere.”
Ad ogni modo, questo non significherà una chiusura totale che porterebbe un danno al turismo e ad attività commerciali incalcolabile. Basti pensare che tante aziende incassano più del 30% del fatturato annuo proprio nel periodo natalizio. non sappiamo ancora quali saranno le misure che si andranno a palesare ma probabilmente, ci sarà ancora l’Italia suddivisa in aree: rossa, arancione e gialla. Si vocifera l’arrivo di un DPCM dal 4 dicembre a ridosso del Natale ed uno per le festività.
Sicuramente sarà possibile effettuare lo shopping, con negozi che rimarranno aperti fino ad un orario più lungo così da evitare gli assembramenti e non dimentichiamo gli ingressi nei centri commerciali anche nei festivi, anche se saranno contingentati. Dello stesso parere anche strade e piazze, specie nelle grandi città e nei fine settimana. Si ipotizza che riapriranno anche i pub e i ristoranti mentre per le cene in casa il Governo “raccomanda” (ma non vieta) di evitar gli assembramenti con più di sei invitati in casa.
Il sottosegretario Sandra Zampa ribadisce:
“Questo Natale dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile perché più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio. Dunque immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo.”
Al momento, gli spostamenti sono alquanto limitati nelle aree arancioni, limitatissimi in quelle rosse. Sarà tuttavia sempre possibile il ritorno alla zona di residenza o al proprio domicilio. Bisogna scongiurare tuttavia il pericolo di un esodo simile a quello avuto a fine febbraio/inizio marzo. Sandra Zampa aggiunge poi:
“Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni. Ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe.”
Sul coprifuoco si ipotizza uno slittamento fino alle 23 o alle 24, mentre per la sera della Vigilia di Natale o di Capodanno si immagina di spostarlo all’1 di notte. Sugli assembramenti in piazza invece, Zampa aggiunge:
“Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste. Saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata.”
Al momento però, il focus del Governo sembra assai diverso: evitare che le Regioni passino in zona arancione o rossa ma che diventino tutte “gialle”, così da arrivare al 3 dicembre con numeri e dati incoraggianti. Il coordinatore del CTS Agostino Miozzo invece ribadisce:
“Abbiamo fatto un’estate ‘liberi tutti’ e l’abbiamo pagata duramente: dunque non possiamo permetterci un Natale ‘liberi tutti’.”
23 11 2020