Giù i finestrini, non c’è scelta: se si vuole aumentare la sicurezza di un viaggio in auto mentre si viaggia, l’unica vera possibilità è l’abbassamento dei finestrini. La realtà sembra essere molto meno pratica e molto più complessa di quanto non faccia trapelare la ricerca pubblicata su Science Advances, ma di fatto non lascia spazio ad alternative.
Coronavirus in auto: come gestire i finestrini
La ricerca giunge anzitutto ad una sentenza dalla quale occorre partire: l’abitacolo dell’auto è un luogo pericoloso, addirittura più pericoloso rispetto ai ristoranti (nell’immaginario collettivo divenuti termine di confronto in termini di contagiosità degli ambienti). L’auto, infatti, costringe le persone a convivere in un luogo di piccole dimensioni, chiuso e senza la giusta aerazione. I ricercatori Mathai, Das, Bailey e Breuer hanno pertanto tentato di lavorare proprio su quest’ultimo aspetto, nel tentativo di comprendere quale possa essere la miglior configurazione possibile per evitare che l’aerosol rimanga all’interno raggiungendo autista o passeggero.
Il risultato è una sorta di piccola grande ovvietà: bisognerebbe poter viaggiare con tutti i finestrini completamente abbassati . questo renderebbe l’aerazione dell’abitacolo completa, riducendo in modo sostanziale le possibilità di contagio tra chi coabita il medesimo trasferimento. Data la stagione fredda, ciò è chiaramente impossibile ed esporrebbe inoltre a problemi di salute ulteriori.
L’analisi ha così contemplato tutte le combinazioni possibili, ipotizzando un’auto di media dimensione (Toyota Prius) ad una velocità di crociera di circa 80km/h:
Il risultato appare chiaro, sebbene non scontato nelle sue varie declinazioni:
- la soluzione peggiore consta nella non apertura dei finestrini, poiché limita il ricambio dell’area e favorisce quindi l’accumulo di aerosol nell’abitacolo;
- la soluzione migliore è quella dell’apertura completa dei finestrini, che abbatte la temperatura ma massimizza il ricambio dell’aria
- minimo è l’apporto dell’apertura dei finestrini relativi ai passeggeri, ipotizzando che si siedano in posti opposti (di fronte a sinistra il pilota, dietro a destra il passeggero, per massimizzare la distanza);
- altre configurazioni miste offrono risultanze medie ed omogenee.
La miglior soluzione di compromesso possibile sembra essere quella in cui l’apertura dei finestrini è opposta rispetto a quella di seduta , tale per cui il guidatore avrà il finestrino destro aperto, mentre il passeggero posteriore avrà quello sinistro. Così facendo si crea una circolazione virtuosa dell’aria, benché con un effetto collaterale inevitabile: il punto più freddo dell’auto sarà inevitabilmente quello del passeggero, rendendo in molti casi quantomeno inopportuna la soluzione.
Esistono insomma compromessi nelle soluzioni mediane, per i quali sarà la temperatura esterna a consigliare la miglior configurazione, ma in ogni caso il consiglio è quello di adottare l’uso della mascherina sempre e comunque quando si viaggia in compagnia, evitando chiaramente di configurare l’aria condizionata sull’opzione di ricircolo: soltanto così sarà possibile limitare l’apporto di aerosol nell’ambiente dell’abitacolo, tutelando eventuali compagni di viaggio e rendendo lo spostamento quanto più sicuro possibile.
19 01 2021