L’emergenza coronavirus ha visto il mondo dell’automotive protagonista nel bene e nel male. I vari costruttori, nei giorni scorsi, hanno annunciato la chiusura temporanea degli stabilimenti sia per proteggere la salute dei propri dipendenti che per far fronte al drastico crollo della domanda, ma allo stesso tempo hanno voluto dare un segno concreto riconvertendo la produzione per la realizzazione di ventilatori e mascherine.
Coronavirus: FCA vuole produrre 1 milione di mascherine al mese
La scorsa settimana era arrivata da Ferrari ed FCA la comunicazione di voler collaborare, previa riconversione dei siti, con l’azienda emiliana Siare per la produzione di componenti necessari per la realizzazione di ventilatori polmonari .
Oggi FCA è scesa nuovamente in campo per affrontare un’altra emergenza, quella relativa alla carenza di mascherine nel nostro Paese da donare a soccorritori ed operatori sanitari. Il Gruppo italo-americano ha comunicato di aver disposto la riconversione di un sito produttivo per iniziare a produrre un milione di mascherine facciali al mese.
Ad annunciarlo è stato l’ad del Gruppo, Mike Manley, in una lettera ai dipendenti resa nota da fonti sindacali: “In questi tempi eccezionali stiamo valutando come poter sfruttare l’ingegno e le competenze di Fca per aiutare la comunità. A partire da lunedì avvieremo tutte le attività necessarie per convertire uno dei nostri stabilimenti alla produzione di mascherine facciali”.
“L’obiettivo è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari. Poter reindirizzare le nostre risorse a sostegno di chi ne ha più bisogno mi rende orgoglioso di far parte di questa azienda“.
Manley ha poi conclsuo: “A livello globale il nostro settore rappresenta quasi il 6% della produzione economica e l’8% del commercio, e crea milioni di posti di lavoro. Siamo uno dei più importanti motori dell’economia mondiale. Voglio assicurarvi che, oltre a gestire le incombenze più pressanti, sono altrettanto impegnato ad assicurare che Fca emerga da questo momento più forte che mai, proponendosi come un punto cardine nel processo di ripresa e rinnovamento del settore“.
23 03 2020