L’emergenza coronavirus sta condizionando seriamente anche l’ambito automotive. In Italia sia Ferrari che Lamborghini hanno disposto lo stop delle attività produttive sia per tutelare la salute dei dipendenti che per le difficoltà che stanno incontrando i vari fornitori, ed oggi è arrivata la comunicazione da parte di FCA della chiusura temporanea degli stabilimenti europei.
Coronavirus: FCA chiude in Italia, Serbia e Polonia
Nei giorni scorsi i lavoratori dello stabilimento FCA di Pomigliano erano entrati in agitazione perché non soddisfatti dalle misure adottate dal Gruppo per tutelare la loro salute in questo momento di emergenza coronavirus. L’azienda, tuttavia, non è stata sorda alle richieste e dopo la protesta è stata disposta la sospensione dei siti produttivi italiani.
Il blocco delle attività produttive ha riguardato non solo lo stabilimento campano, ma anche quelli di Melfi, Pomigliano e Cassino. Oggi il Gruppo FCA ha deciso di estendere questa sospensione temporanea anche ad altri siti italiani ed europei.
Nello specifico sia FCA che Maserati hanno deciso di bloccare le carrozzerie di Mirafiori, Grugliasco e Modena nel nostro Paese, mentre all’estero questa misura ha coinvolto le fabbriche di Kragujevac in Serbia e Yychy in Polonia.
L’interruzione della produzione scatterà da oggi e durerà sino al 27 marzo allineandosi così alle decisione prese dagli altri costruttori nazionali.
Coronavirus: le cause della sospensione di FCA
Sono due i motivi che hanno spinto FCA ad adottare questa decisione. Il primo, ovviamente, è di carattere sanitario, mentre il secondo è puramente economico.
In una nota diramata dal Gruppo è stato evidenziato come questa scelta sia stata dettata anche dalla forte contrazione del mercato: “La sospensione della produzione consente al Gruppo di rispondere efficacemente all’interruzione della domanda del mercato garantendo l’ottimizzazione della fornitura. In particolare, la sospensione della produzione viene attuata in modo tale da consentire al Gruppo di riavviare la produzione tempestivamente quando le condizioni del mercato lo consentiranno”.
Coronavirus: le misure già adottate da FCA
Già prima della decisione di sospendere temporaneamente le attività, il Gruppo FCA aveva adottato misure a tutela dei propri lavoratori. Per tutti i dipendenti impegnati in catena di produzione erano stati introdotti accorgimenti specifici come l’aumento della distanza tra gli stessi nelle stazioni di lavoro, mentre per gli altri soggetti era stato scelto di adottare lo smart working.
Il Gruppo FCA utilizzerà queste sospensioni produttive per attuare le revisioni dei processi di produzione e controllo qualità a beneficio dei propri clienti e della produttività complessiva. Il Gruppo sta lavorando con i propri fornitori e partner affinché, nonostante la sospensione produttiva, gli stabilimenti possano raggiungere i livelli di produzione totali precedentemente pianificati nel momento in cui riprenderà la domanda da parte del mercato.
16 03 2020