Ridurre al minimo il numero di operai presente in azienda nelle linee di produzione. E’ stato questo il messaggio lanciato dalla Ferrari ai propri dipendenti nella giornata odierna per tutelare l’incolumità di tutti in un momento di emergenza sanitaria determinata dal diffondersi del coronavirus .
Coronavirus: Ferrari non ferma la produzione
A differenza di quanto scelto da Lamborghini e dagli stabilimenti di Pomigliano, Melfi e Cassino di FCA, la Casa di Maranello non ha deciso di sospendere momentaneamente la propria linea produttiva ma ha optato per ridurre al minimo la presenza dei lavoratori in fabbrica.
“La continuità della produzione si fonda sulla continuità della catena di fornitura in un contesto estremamente mutevole che, tuttavia, fino a ora non ha comportato delle problematiche per gli impianti produttivi di Ferrari. Ferrari continuerà a valutare l’equilibrio più corretto fra il benessere dei lavoratori, che ha sempre la priorità, e i bisogni dei partner e dei clienti“.
Questo è il testo del comunicato rilasciato dal costruttore emiliano che ha voluto sottolineare la continuità della linea produttiva nonostante un periodo di forte difficoltà negli spostamenti di uomini e merci.
Coronavirus: Ferrari implementa lo smart working
Se il comunicato ha voluto tranquillizzare sia gli operati che gli investitori sulla continuità produttiva, è altrettanto vero che la Casa di Maranello ha indicato a tutti gli altri dipendenti la via dello smart working.
Questa soluzione è stata scelta ormai da tutte le aziende del nostro territorio, ovviamente ove applicabile, e non è escluso che venga estesa anche al reparto F1 della Scuderia.
Il personale del team deve affrontare il rientro anticipato da Melbourne dopo la cancellazione della prima gara del campionato a seguito di un caso di positività al COVID-19 che ha coinvolto un membro della scuderia McLaren e verranno adottate tutte le precauzioni del caso per consentire ai membri del team di proseguire il loro lavoro in assoluta sicurezza.
13 03 2020