Coronavirus: John Elkann rinuncia ai compensi del 2020

In una lunga lettera indirizzata ai dipendenti del Gruppo, Mike Manley ha annunciato come John Elkann ed il consiglio di amministrazione di FCA rinunceranno al proprio compenso nel 2020.
In una lunga lettera indirizzata ai dipendenti del Gruppo, Mike Manley ha annunciato come John Elkann ed il consiglio di amministrazione di FCA rinunceranno al proprio compenso nel 2020.

E’ un momento decisamente duro quello che stanno vivendo le varie aziende automobilistiche. L’emergenza coronavirus , infatti, ha messo in ginocchi l’intero settore con un crollo nelle vendite nel solo mese di marzo stimato in un meno 80%.

Coronavirus: la lettera di Manley ai dipendenti

Per cercare di parare il colpo, Mike Manley , amministratore delegato di Fca, ha inviato oggi una lettera indirizzata a tutti i dipendenti nella quale ha voluto ringraziare tutti gli impiegati che stanno affrontando con grande coraggio questo momento difficile.

Proteggere la salute finanziaria  dell’azienda è responsabilità di tutti, a partire naturalmente da me e dal team di leadership. Al fine di raggiungere questo obiettivo e per evitare una riduzione del personale nel secondo trimestre, dal mese di aprile e per i prossimi tre mesi ridurrò il mio stipendio del 50% e i membri del Group Executive Council (Gec) ridurranno il loro del 30%“.

Ho visto e sentito parlare  di molte idee creative che colleghi in tutto il mondo stanno utilizzando per continuare a mantenere un certo livello di connessione sociale e anche di allegria in questi momenti che sono difficili per tutti. Continuare a mantenere comunicazioni frequenti e regolari, data la portata dei cambiamenti in corso, è una priorità per noi. A supporto di questo flusso di comunicazioni più intenso, ho chiesto ai nostri leader regionali di iniziare a organizzare town hall virtuali. La scorsa settimana oltre 25.000 dipendenti hanno partecipato alle riunioni tenutesi in Latam, Nord America ed Emea, e la town hall di Apac è prevista per questo venerdì“.

La pandemia non ha risparmiato la nostra famiglia globale, ci ha toccati a livello personale, con alcuni dei nostri colleghi attualmente in convalescenza o in quarantena. Ma, con profonda tristezza, ci troviamo anche a ricordare coloro che abbiamo perso a causa di questa pandemia. In questo momento di dolore, i nostri pensieri vanno a loro e alle loro famiglie. Il coronavirus non è qualcosa di distante: è proprio qui, tra noi“.

Con il diffondersi della pandemia, abbiamo dato priorità alla creazione di un ambiente di lavoro sano e sicuro, ma abbiamo anche lavorato per salvaguardare l’impiego del personale a tempo indeterminato di Fca. Nell’affrontare questa situazione, continuiamo a pianificare per essere pronti nel momento in cui usciremo da questa crisi e, a questo fine, stiamo implementando numerose misure a tutela della nostra azienda in questo periodo. Stiamo rafforzando l’accesso al capitale e al contempo prestando un’attenzione maniacale a ogni progetto, programma e spesa, eliminando o posticipando tutte le attività non critiche“.

Voglio condividere alcune immagini che credo catturino lo spirito straordinario che anima la nostra gente in questo momento. In Italia, i nostri ingegneri di Cento e Mirafiori stanno collaborando con la Siare Engineering per accelerare la produzione di ventilatori polmonari. Sono davvero fonte di ispirazione per tutti noi. Dopo un’altra settimana difficile, spero che questo sollevi il vostro morale come ha sollevato il mio“.

Coronavirus: la decisione di John Elkann

A conclusione della sua lettera, Manley ha poi comunicato una importante scelta da parte dei vertici del Gruppo: “Il nostro presidente John Elkann e il nostro consiglio di amministrazione hanno deciso all’unanimità di rinunciare in toto al proprio compenso da qui alla fine del 2020″.

Manley ha poi specificato come l’azienda chiederà“alla maggior parte dei dipendenti nel mondo non ancora impattati da riduzione di orario o ammortizzatori sociali di partecipare a questo sacrificio comune accettando un differimento temporaneo del 20% dello stipendio. Il processo varierà a seconda del paese e potrebbero essere necessari accordi specifici”.

 

 

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31 03 2020
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