Coronavirus: l'autocertificazione digitale non è valida

L'autocertificazione è il documento da esibire in caso di controlli per giustificare lo spostamento. I modelli digitali non sono assolutamente contemplati dal Ministero dell'Interno.
L'autocertificazione è il documento da esibire in caso di controlli per giustificare lo spostamento. I modelli digitali non sono assolutamente contemplati dal Ministero dell'Interno.

L’emergenza coronavirus ha stravolto la nostra quotidianità. Il Governo Conte, nel tentativo di arginare il diffondersi della malattia, ha adottato, nel corso dell’ultimo mese, decreti sempre più restrittivi che hanno finito per limitare gli spostamenti dei cittadini.

Da qualche settimana, per potersi recare a lavoro, per motivi di salute o di necessità, è fondamentale avere con sé una autocertificazione da esibire agli agenti accertatori così da non incorrere in sanzioni.

Negli ultimi tempi, però, si sono diffusi online modelli digitali che non sostituiscono affatto quello cartaceo . Vediamo perché.

Coronavirus: valida solo l’autocertificazione cartacea

Prima di analizzare la vicenda dell’autocertificazione, è bene fare una doverosa premessa. Non uscite di casa! Il messaggio viene ormai ripetuto quotidianamente ed anche noi non ci stancheremo mai di farlo. Siamo in un momento storico equivalente ad una guerra mondiale, e gli spostamenti non necessari devono essere assolutamente evitati.

Parliamo adesso dell’autocertificazione. Recentemente è entrato in vigore un nuovo modello che ha aggiunto un punto fondamentale, cioè l’indicazione di non essere stati in quarantena e di non aver contratto il COVID-19 .

Questo modello, disponibile a questo link , consente a chi abbia motivi di lavoro, di salute o necessità estreme, di poter circolare e di non essere soggetto a sanzioni in caso di controlli.

Molti, tuttavia, hanno preferito non stampare il documento optando per la compilazione dei propri dati su diversi siti online che hanno offerto un servizio comodo e pratico. Tutto bene? Assolutamente no.

Questi sistemi non sono stati approvati direttamente dal Governo o dal Ministero dell’Interno, pertanto, attualmente, l’unica autocertificazione assolutamente valida da esibire in caso di controllo è quella stampata e compilata dal conducente del mezzo.

Coronavirus: l’autocertificazione digitale è un rischio?

A questa considerazione sulla invalidità dell’autocertificazione digitale, bisogna poi aggiungere un altro pensiero. Nel momento in cui si inseriscono le proprie informazioni sulle piattaforme che forniscono questo servizio, è probabile che vengano violati sensibili.

Fate sempre molta attenzione quando vi imbattete in un portale che chiede le vostre informazioni. Non sono soltanto i dati anagrafici a finire in mano a soggetti sconosciuti, ma è anche possibile che in questi siti vengano chiesti dati bancari assolutamente irrilevanti per la compilazione dell’autocertificazione.

Per questo motivo il consiglio che vi offriamo è quello di stampare più modelli della recente autocertificazione messa a disposizione del Ministero dell’Interno e portarli sempre con voi, sia che vi troviate a piedi che in macchina, così da poter affrontare gli spostamenti necessari in tutta tranquillità.

 

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23 03 2020
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