Una crisi globale senza precedenti. Non si può definire in altro modo quanto scatenato dall’emergenza coronavirus. Quella che inizialmente sembrava una epidemia circoscritta solo al territorio cinese, si è ben presto diffusa in tutto il pianeta cogliendo colpevolmente impreparati i governi nazionali.
Gli effetti della pandemia da COVID-19 non solo hanno messo in ginocchio i sistemi sanitari globali, ma hanno anche piegato l’economia mondiale a seguito dello stop alle attività produttive non essenziali disposte in quasi tutti i Paesi.
Uno dei settori che ha subito un colpo da K.O. durissimo è stato quello automotive . Le difficoltà dei fornitori nell’effettuare le consegne alle Case, la necessità di tutelare la salute degli operai impiegati nelle fabbriche ed il drastico calo della domanda hanno dato vita ad un mix tremendo che ha messo in ginocchio l’intero settore.
Come si potrà ripartire quando tutto sarà finito? La domanda è di difficile soluzione anche perché in Europa, nelle scorse settimane, si è assistito ad un duro scontro tra Paesi quali Italia, Francia e Spagna impegnati nella richiesta di emissione dei cosiddetti “coronabond”, appositamente strutturati per fronteggiare la crisi economica, ed i Paesi del Nord Europa, guidati da Olanda e Germania, sordi a questa richiesta e pronti a tutelare le proprie economie proponendo l’utilizzo del fondo Salva-Stati per non “mutualizzare” i nuovi debiti con chi non è considerato affidabile nella gestione dei conti pubblici e del proprio indebitamento.
Coronavirus: l’allarme lanciato dai costruttori tedeschi
In questa situazione di stallo, che rischia di mettere seriamente a rischio la tenuta dell’Unione Europea, sono intervenute a sorpresa le Case tedesche.
I vertici di Volkswagen, BMW e Daimler intervenuti nel corso di una conference call con la cancelliera Angela Merkel hanno evidenziato come la produzione dell’industria tedesca non potrà ripartire se nazioni come Spagna e Italia resteranno indietro perché sarà impossibile ottenere la fornitura delle componenti necessarie.
Stando a quanto riportato dall’agenzia Reuters, una fonte interna al Gruppo Volkswagen ha confermato l’impossibilità di una ripartenza dell’industria automobilistica tedesca finché nazioni come Italia e Spagna, che garantiscono le forniture, rimarranno chiuse.
Il messaggio dei vertici dei tre colossi tedeschi è stato chiaro. Per uscire da questa crisi senza precedente serve una visione comune perché quando tutto sarà finito. In caso contrario sarà impossibile anche per i Paesi economicamente più forti riuscire a tornare competitivi a livello globale.
06 04 2020