Le misure restrittive introdotte dal Governo Conte ad inizio marzo per cercare di contenere la diffusione del coronavirus saranno prorogate almeno sino al 13 di aprile . E’ questo il contenuto dell’annuncio del Ministro della Salute, Roberto Speranza, in una informativa al Senato.
Coronavirus: le restrizioni previste dal DPCM
Nell’ultimo DPCM adottato dal governo sono state previste restrizioni ancora più severe che hanno ridotto ulteriormente le possibilità di spostamenti.
Nello specifico è stato stabilito che non è possibile uscire dal proprio Comune a meno che lo spostamento non dipenda da motivi lavorativi, di salute o da situazioni di necessità. Analoga restrizione è stata poi presa per quel che riguarda il divieto di spostamento verso le seconde case.
Maggiori critiche, invece, ha ricevuto la circolare del Ministero dell’Interno che, nella giornata di ieri, ha incluso la possibilità di uscire con i figli minori purché questi siano accompagnati da un solo genitore e questo avvenga in prossimità della propria abitazione.
Durissime sono state le reazioni da parte di vari presidenti di Regione che hanno deciso di non seguire la circolare del Viminale e di prorogare le misure restrittive vietando ogni forma di spostamento che non sia determinata dalle ragioni precedentemente indicate.
Coronavirus: le dichiarazioni del Ministro Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato nel suo intervento al Senato: “Siamo nel pieno di un’esperienza durissima e drammatica, avremo tempo e modo di valutare ogni atto e conseguenza, ma a tutti è chiara una cosa: il Servizio sanitario nazionale è il patrimonio più prezioso che possa esserci e su di esso dobbiamo investire con tutte le forze che abbiamo. Il clima politico positivo e unitario è una precondizione essenziale per tenere unito il Paese in questo momento difficile della nostra storia. Non è il tempo delle divisioni. L’unità e la coesione sociale sono indispensabili in queste condizioni, come ha detto il presidente Mattarella “.
“Attenzione ai facili ottimismi che possono vanificare i sacrifici fatti: non dobbiamo confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessato allarme. La battaglia è ancora molto lunga e sbagliare i tempi o anticipare misure sarebbe vanificare tutto“.
Coronavirus: le sanzioni previste
Ricordiamo che chi dovesse essere fermato dalle Forze dell’Ordine, e non fosse in grado di fornire una spiegazione valida per lo spostamento, rischia sanzioni davvero salate .
Per gli spostamenti ingiustificati a piedi si va da un minimo di 400 sino ad un massimo di 3.000 euro, mentre se si viene fermati alla guida di una vettura la multa cresce di un terzo.
Ben più dure le sanzioni per i soggetti positivi che violino la quarantena. Sono infatti previsti da 3 a 18 mesi di carcere oltre ad una sanzione amministrativa che varia da un minimo di 500 ad un massimo di 5.000 euro, salvo nei casi in cui si configurino reati più gravi che implicano pene più severe, come quelli puniti dall’articolo 452 del Codice penale.
01 04 2020