Nella serata di ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato nuovi dettagli circa le misure adottate dal Governo per “fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19“. Tra le indicazioni fornite emerge la volontà di una stretta ulteriore attorno alle violazioni sui limiti di spostamento , misura evidentemente provocata dai dati che in questi giorni stiamo aggiornando quotidianamente su queste pagine.
Il dato è infatti eclatante: oltre 100 mila denunce comminate dall’11 al 23 marzo, con ritmo crescente e con valori ormai costanti negli ultimi giorni. Il sacrificio che il Paese intero sta compiendo non può essere però vanificato dalle violazioni di pochi ed è per questo che dalle denunce si passa alle sanzioni immediate .
Conte: sanzioni da 400 a 3000 euro
Questo il passaggio di Conte nello specifico, ove le ipotesi della vigilia sono state confermate:
[…] il testo prevede che, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento sia punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità.
Conte ha precisato come venga semplicemente applicata la legge italiana, stabilendo sanzioni specifiche per una violazione che in questa fase viene ad assumere particolare rilevanza sociale. Il tutto assume inoltre una chiara rilevanza in caso di violazione della quarantena in presenza di una accertata positività al test sul contagio da Coronavirus :
La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus è punita, ai sensi dell’articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale, con la reclusione da uno a cinque anni.
Il messaggio è oltremodo chiaro: nel momento in cui la curva dei contagi sta a malapena iniziando a diminuire la propria velocità, l’Italia non può tollerare la superficialità di quanti sacrificano la libertà di tutti per una passeggiata fuori porta o per una uscita non autorizzata. Dopo il tempo della responsabilità, è il tempo della coercizione: si entra in una fase nuova e lo sforzo dovrà essere massimo da parte di tutti.
25 03 2020