I nuovi dati del Ministero dell’Interno offrono una fotografia preoccupante del modo in cui gli italiani stanno affrontando l’emergenza Coronavirus: sebbene molte persone abbiano capito l’importanza del momento e si siano chiuse in casa ottemperando alle regole dettate dal DPCM 11 marzo e dai successivi, troppe persone girano ancora in strada senza un valido motivo, costringendo le forze dell’ordine ad una pressione sempre più alta in termini di controlli e di denunce .
Superate le 50 mila denunce
Questo il grafico relativo ai controlli dall’11 marzo a oggi: come si può vedere tutti i dati sono in crescita all’interno di un trend che al momento non sembra ancora trovare il suo “picco” (parola che usiamo non a caso, in un parallelo significativo con quello che è l’andamento dell’epidemia sul territorio nazionale).
Sono ad oggi 52.525 le denunce registrate su 1.226.169 controlli effettuati : la media è quindi di 1 denuncia ogni 23 controlli nella settimana in esame.
Ma la cosa più sconfortante nel contesto delle nuove regole per gli spostamenti sta nel fatto che il numero delle denunce rimane ormai pressoché costante da giorni, come se le immagini provenienti da Bergamo non avessero ancora scosso le coscienze, come se ancora ci si sentisse autorizzati a compilare con creatività il modulo di autocertificazione pur di potersi permettere il lusso di una passeggiata.
Restiamo a casa o pagheremo un conto ancor più salato: il bollettino quotidiano del Ministero degli Interni è il bollettino dell’irresponsabilità nazionale, una aggravante con la quale faremo i conti ad emergenza terminata.
20 03 2020