Gli ultimi dati del Ministero dell’Interno relativi ai controlli per le strade riferiscono che in data 17 marzo il numero dei controlli a seguito della stretta agli spostamenti è andato aumentando ancora una volta, arrivando a quota 187455. Ed è destinato ad aumentare ancora, con ogni probabilità.
Coronavirus: aumentano ancora i controlli
Negli ultimi giorni, infatti, la stretta delle autorità è conseguenza diretta di due fenomeni che proseguono in parallelo, per certi versi alimentandosi a vicenda: la necessaria risposta delle autorità all’aumento dei casi di contagio e l’aumento della percezione di illecito che l’isolamento determina, scatenando fenomeni – più o meno giustificati – di ira nei confronti di coloro i quali camminano per la strada per comprovata o meno ragione. Non basta infatti avere con sé il modulo di autocertificazione : serve avere con sé anzitutto un buon motivo per essere fuori casa (salute, lavoro, stretta necessità).
La risposta a questi due fenomeni è in un aumento dei controlli: 110 mila al giorno la scorsa settimana, saliti a 150 mila ad emergenza deflagrata, arrivati a 187 mila due giorni or sono e destinati a svettare verso quota 200 mila in queste ore. Da un lato v’è il dato positivo del numero di denunce, che si assesta ormai sulle 8000 al giorno (e si sfiora ormai quota 50 mila a livello nazionale dall’inizio dell’emergenza); dall’altra v’è il dato negativo di un trend di denunce che rimane stabile, il che spiega che in realtà ancora troppe persone non hanno capito che per uscire di casa occorre avere una seria ragione.
Si esce soltanto per motivi seri: non è questione normativa, ma anzitutto di buon senso. Ogni trasgressione è un insulto all’impegno della collettività che sta combattendo contro la pandemia. Le denunce rappresentano il rafforzamento dei controlli di uno Stato che ha la necessità assoluta di imporre senso di responsabilità nella cittadinanza, perché questo è l’unico vero vaccino che abbiamo a disposizione in questa fase.
Restiamo a casa.
19 03 2020