Elon Musk fa crollare il titolo Tesla con un solo tweet

Il fondatore della Tesla ha scioccato tutti lo scorso venerdì quando sul suo profilo social ha ritenuto il prezzo delle azioni della Casa troppo alto facendo crollare il valore del 10%.
Il fondatore della Tesla ha scioccato tutti lo scorso venerdì quando sul suo profilo social ha ritenuto il prezzo delle azioni della Casa troppo alto facendo crollare il valore del 10%.

Cosa passa per la testa di Elon Musk ? Deve essere stata questa la domanda che migliaia di investitori, ma anche semplici appassionati della Tesla, si sono sono posti quando lo scorso venerdì è apparso un tweet privo di senso sul profilo del fondatore della Casa.

Elon Musk: il tweet controverso

“Credo che il prezzo delle azioni Tesla sia troppo alto”. Questo il messaggio lanciato da Musk alle 17:10 del primo maggio.

E’ bastato scrivere queste poche parole per scatenare il putiferio e far crollare le azioni della Tesla del 10,3%. Una doccia fredda che arriva in un periodo assolutamente positivo per la Casa americana chiuso con un trimestre da record nonostante la crisi globale.

Perché Musk ha scritto quel tweet? Il Wall Street Journal ha contattato direttamente il fondatore della Casa chiedendo se stesse scherzando, ma la risposta è stata un semplice “no”.

Eppure Musk già in passato era stato al centro di polemiche per tweet controversi . Già nell’agosto del 2018 aveva annunciato tramite il proprio profilo social di voler togliere la Tesla dai listini azionari, senza poi portare a termine questa operazione.

L’annuncio aveva spinto così la Sec, la commissione statunitense di vigilanza dei mercati finanziari, a comminare una multa di 20 milioni di dollari a Musk e all’azienda californiana, ad imporre dei vincoli all’utilizzo dei social network e ad una riforma della governance societaria.

Elon Musk: lo scontro con le autorità

Non è stato soltanto questo tweet controverso a mettere Musk al centro dell’attenzione ultimamente. Il fondatore di Tesla, nei giorni scorsi, aveva attaccato le autorità statunitensi definendole fasciste a causa della prolungata chiusura imposta per contenere la crisi sanitaria.

Inizialmente si era arrivati allo scontro tra la Casa e le autorità e Tesla aveva cercato di mantenere operativo il sito produttivo di Freemont, ma successivamente l’attività si è dovuta fermare a partire dal 23 marzo e con tutta probabilità non potrà riprendere la produzione prima di fine febbraio.

Non c’è che dire. Di sicuro Musk non si sta annoiando in questo periodo di restrizioni…

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04 05 2020
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