Elon Musk si assume sempre i suoi rischi, senza mai tirarsi indietro, dunque non c’è da stupirsi se con sfrontatezza ignora i gravi pericoli che le sue Tesla debbono affrontare quotidianamente per lasciarsi andare a frecciate mirate contro la sicurezza di WhatsApp .
WhatsApp, esatto. Sebbene nessun abbia tirato in causa Musk, e sebbene il caso non abbia in alcun modo sfiorato il mondo Tesla o l’impero del suo fondatore, Elon Musk ha pensato bene di partecipare con ironia alle critiche contro Mark Zuckerberg sul tema della sicurezza della propria app per le comunicazioni mobile. Questo il tweet – che ha sollevato non poca ilarità e reazioni:
Il riferimento è chiaramente alla questione – peraltro scottante – della violazione dello smartphone di Jeff Bezos , fondatore e CEO di Amazon. Sebbene il caso rimanga aperto, secondo le prime ricostruzioni il problema sarebbe stato insito in un video inviato tramite WhatsApp allo stesos Bezos, cosa che avrebbe portato all’installazione di un malware con il conseguente furto di dati dallo smartphone dell’imprenditore. Musk ha così voluto schernire la sicurezza di WhatsApp, facendo peraltro eco alle pesanti parole provenienti da Telegram sullo stesso tema (il fondatore accusa WhatsApp di avere deliberatamente previsto al proprio interno backdoor note e pericolose).
Tutto ciò accade negli stessi giorni in cui lo stesso Musk annuncia un hackaton a casa propria per raccogliere i migliori talenti dell’hacking alla ricerca di risposte e stress-test sull’autopilot delle auto Tesla. Un guanto della sfida lanciato sul ring altrui? Il messaggio di Musk sembra essere questo: la sicurezza non è un’optional, la sicurezza deve essere di serie.
07 02 2020